I lupi ‘votati’ a morire sulle strade o sui binari La parola dell’esperto Ralph Manz
Berna – Secondo il Centro svizzero di competenza per grandi predatori Kora è praticamente impossibile adottare provvedimenti per evitare la morte di lupi in incidenti stradali. L’interrogativo si è posto di nuovo dopo la notizia dei due lupi morti in altrettanti incidenti stradali in Surselva, che si sommano ad altri quattro periti nell’arco di un anno nei Grigioni.
Ralph Manz, impegnato in un progetto di monitoraggio dei lupi per Kora, risponde negativamente. E non tanto per la conformazione del paesaggio grigionese o per l’estensione delle strade sul territorio cantonale. “È nella natura del lupo – ha spiegato – seguire i percorsi di strade e ferrovie. Lo fanno per spostarsi in modo efficiente da un posto all’altro, per limitare i movimenti e quindi minimizzare gli sforzi”. In questo modo i lupi possono percorrere decine di chilometri in una sola notte.
A sostegno della sua tesi Manz invita a dare un’occhiata al registro dei lupi tenuto da Kora a partire dal 1998, pubblicato sul sito kora.ch. Gli incidenti stradali, come la morte di lupi in seguito ad attraversamento di binari, sono molto frequenti, come si riscontra anche nei paesi limitrofi quali Germania, Italia e Francia. Rappresentano il motivo di morte dopo le soppressioni pianificate dalle autorità per contenere gli effettivi, gli atti di bracconaggio e le altre cause naturali di decesso.
Su 36 lupi morti dal 1998, una decina ha infatti perso la vita sulle strade o sui binari. E sarà così anche in futuro.