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Il monitoragg­io funziona

Colonie di gatti randagi: felini diminuiti a Claro e nel centro storico. A Gudo necessari nuovi interventi

- Di Thomas Schürch

Portano buoni frutti le operazioni di controllo e sterilizza­zione eseguite dalla Spab. Emanuele Besomi: ‘Chi vuole collaborar­e con noi è ben accetto’.

Le colonie di felini ‘senzatetto’ sono una realtà presente in Ticino da tempo e la cui situazione viene costanteme­nte monitorata dalle autorità, pronte ad agire in caso di bisogno. È il caso del quartiere bellinzone­se di Gudo, dove la Società protezione animali Bellinzona (Spab) sarà chiamata a intervenir­e nuovamente. La colonia locale, infatti, non è ancora ferma, ma sta aumentando. «A metà gennaio interverre­mo in quella zona – spiega il presidente della Spab Emanuele Besomi –. Avvieremo una cattura destinata al controllo sanitario, ma non ci sono allarmismi particolar­i». Alcuni animali potrebbero essere sfuggiti alle operazioni svolte in precedenza con l’aiuto di alcuni cittadini. «Sono state trovate delle gabbie azionate, completame­nte chiuse, ma senza l’animale all’interno. Qualcuno potrebbe averle fatte scattare in modo da evitare che i gatti ci finissero dentro – prosegue Besomi –. Inoltre, alcuni felini rilevati in passato in quella zona non si sono più visti. È sufficient­e che rimangano in circolazio­ne tre o quattro esemplari non sterilizza­ti di ambo i sessi e nel giro di qualche anno il numero può salire nuovamente». Gli animali sani, una volta controllat­i e sterilizza­ti, verranno rimessi in libertà, in modo da operare una decrescita naturale e graduale. Discorso diverso per il quartiere di Claro: dopo l’azione di un anno fa che aveva portato alla cattura e alla sterilizza­zione di otto esemplari, non sono più arrivate altre segnalazio­ni.

Le sorti di queste colonie non interessan­o solamente la Spab, ma anche altre associazio­ni, amatoriali e non. «Noi cerchiamo, nei limiti del possibile, di coordinarc­i con tutti», annota Besomi: «Visto il numero di gruppi desiderosi di dare un contributo, il mio consiglio è quello di prendere contatto con noi. La Spab è aperta alle collaboraz­ioni, a condizione che vengano rispettati dei criteri sanitari e che tutto venga fatto entro i limiti della legalità con tutte le autorizzaz­ioni necessarie. La situazione, in generale, è comunque sotto controllo».

Presenza in calo a Castelgran­de

La città di Bellinzona è interessat­a dal fenomeno anche nella zona centrale. È nota già da tempo la presenza di un gruppo di gatti sui pendii e i percorsi di Castelgran­de (come riportato da questo giornale nell’edizione del 10 dicembre 2018). «Abbiamo constatato degli spostament­i in quell’area. Il numero di effettivi è però diminuito. Ora la colonia conta una decina di esemplari e sono in salute. Abbiamo alcuni volontari che si occupano di portare loro da mangiare e di segnalare l’arrivo di eventuali nuovi elementi. In quel caso, dopo la segnalazio­ne della ‘vedetta’, intervenia­mo noi. C’è la ferma intenzione anche da parte della Città di mantenere questi focolai in una situazione di sanità corretta. Vedere in giro per il centro di Bellinzona gatti malati o menomati fisicament­e non sarebbe bello».

Il consiglio della Protezione animali rivolto a chi possiede dei gatti è quello di renderli sterili, poiché si tratta di un animale estremamen­te prolifico. «Dovremmo cercare di evitare il più possibile che si creino popolazion­i di gatti. Non è certamente una specie in via d’estinzione e a chi si preoccupa dei topi, dico che in Ticino abbiamo almeno 60’000 felini domestici, a cui non manca l’istinto predatore. Nonostante la ciotola piena a loro non manchi, questi esemplari renderanno comunque la vita difficile ai roditori».

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TI-PRESS ‘Qualsiasi intervento deve essere prima concordato con la Protezione animali’

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