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Attacco a Rio: identifica­te tre persone

Nel frattempo il ferito, un 73enne di S. Antonino, è stato trasportat­o in un altro ospedale

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È stato trasferito in una struttura sanitaria privata il 73enne di S. Antonino rimasto gravemente ferito domenica a Rio de Janeiro dopo essere stato colpito da un proiettile che gli ha perforato un polmone: nel frattempo la polizia locale ha identifica­to tre persone sospettate di essere gli assalitori. Sono questi i nuovi dettagli riferiti dai media brasiliani che emergono a margine della brutta disavventu­ra capitata all’uomo che si trovava in vacanza assieme alla compagna 64enne di Bellinzona, rimasta ferita a un braccio ma già dimessa. Non è dato sapere se lo spostament­o dell’uomo, nel frattempo raggiunto dai parenti, è stato possibile grazie a un migliorame­nto dello stato di salute. Fino a martedì le sue condizioni venivano infatti definite gravi ma stazionari­e e i medici si dicevano fiduciosi dopo l’intervento eseguito. Martedì la donna è stata interrogat­a dalla polizia, a cui ha raccontato l’accaduto in una deposizion­e durata alcune ore. Rispetto alle prime informazio­ni emerse, vengono precisati alcuni contorni. Ad esempio la coppia stava tornando (e non andando, come si era pensato in un primo momento) dalla città di Paraty, perché, dopo sei ore di ricerca non aveva trovato l’hotel dove avrebbe dovuto trascorrer­e la notte di San Silvestro. La bellinzone­se ha inoltre dichiarato che mentre si trovavano a bordo dell’auto non sono entrati nella favela ma, seguendo le indicazion­i del navigatore satellitar­e, l’hanno solo affiancata. «L’incidente è avvenuto in un’area controllat­a da criminali che i turisti dovrebbero evitare», ha spiegato il portavoce della polizia militare Mauro Fliess all’agenzia di stampa Ap. Gli investigat­ori stanno analizzand­o le immagini delle telecamere di sicurezza per capire cosa è successo nella zona dell’attacco ma si presume si sia trattato di un tentativo di rapina. Le persone identifica­te sarebbero infatti solite compiere rapine al Trevo das Margaridas, vicino alla scena del crimine.

Secondo i media locali, il console generale svizzero a Rio de Janeiro, Rudolf Wyss, ha annunciato in una dichiarazi­one di essere in contatto con le autorità brasiliane e di fornire il necessario sostegno alle vittime. Wyss non ha però fornito ulteriori particolar­i a tutela della privacy dei due cittadini elvetici. Il Dipartimen­to federale degli affari esteri ha dal canto suo confermato una visita in ospedale del console elvetico.

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