Il parlamento retico verso la traduzione simultanea
Il plenum del Gran Consiglio ha accolto la proposta socialista all’unanimità
Nei Grigioni sarà istituita una commissione ad hoc per l’introduzione di un servizio di traduzione simultanea nel Parlamento cantonale. Lo ha deciso il Gran Consiglio retico approvando un decreto diretto del deputato socialista Tobias Rettich. La proposta, che aveva raccolto l’adesione compatta della Conferenza dei presidenti del legislativo, è stata accolta all’unanimità dal plenum.
Nel breve dibattito che ha preceduto la votazione, Rettich ha sollevato il rischio di una discriminazione delle minoranze italofone e romance in seno al Gran Consiglio retico, mentre Manuel Atanes (Ps), primo firmatario dell’atto parlamentare, si è riferito alla positiva esperienza appena conclusasi in Consiglio nazionale a Berna sotto la presidenza di Marina Carobbio (Ps), che per un anno ha condotto i dibattiti in italiano. «La popolazione del nostro Cantone – ha osservato Atanes – pensa, parla, scrive e sogna in tre lingue diverse. Sarebbe un grande errore se il legislativo, che più di ogni altro potere dello Stato incarna la sovranità popolare, non riconoscesse l’uguaglianza delle tre lingue cantonali sancita nella Costituzione cantonale». Stando al deputato, inoltre, «sarebbe un peccato se i Grigioni restassero l’unico cantone plurilingue della Svizzera a non disporre di una traduzione simultanea, non fosse che per rendere effettivamente accessibile la diretta streaming dei dibattiti nel Grigioni italiano». Parole condivise dal collega Lorenz Alig (Pld), che in romancio si è espresso a favore dell’uguaglianza delle lingue minoritarie. La creazione di una commissione ad hoc che studi, indicando le possibili varianti, un servizio di traduzione simultanea è stata dunque accolta da Atanes e dalla deputazione del Grigioni italiano come una «storica vittoria per il trilinguismo», che rafforza il dialogo fra le comunità linguistiche e culturali che compongono il Cantone. Il granconsigliere Samuele Censi (Pld) ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che la proposta sia stata presentata da un esponente della comunità linguistica tedescofona. Allegra!