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Tre cuori e un capannone

A Balerna i tre gruppi di Carnevale a febbraio metteranno su ‘casa’ in comune e in centro paese

- Di Daniela Carugati

Sant’Antonio, Marediga e Pincirö proveranno per un anno a condivider­e gli spazi. Storia e tradizioni restano.

Tre cuori e un capannone, letteralme­nte. A Balerna il prossimo Carnevale – dal 20 al 26 febbraio – lo si festeggerà sotto un unico... tetto. In paese hanno voluto mettersi alla prova. Da decenni (almeno quattro) ormai, lo si sa bene che quando tira aria di maschere e coriandoli ci si fa tre. Tanti sono i gruppi che danno vita alle serate, fuoco alle caldaie e, come carristi, si fanno onore ai cortei. Legati alle tradizioni e al territorio, Sant’Antonio, Marediga e Pincirö hanno saputo, però, mettere da parte i campanilis­mi (seppur conditi da sana goliardia) e fare squadra in nome di un progetto comune; come la ‘Casa’ del Carnevale Sgüra che si materializ­zerà sul piazzale del parcheggio ‘ex vigneto’ all’ingresso del Comune, a due passi dal centro.

Un vero e proprio test: quello messo in campo nell’edizione 2020 sarà, di fatto, un esperiment­o. Ma il primo a credere nella sua buona riuscita è Christian Cambieri, responsabi­le del programma del Carnevale, nonché re (già da tre edizioni). «Parlando da regnante – ci dice – sono contento e molto fiducioso per questa iniziativa. Con la proposta del ‘Natale in piazza’, le Associazio­ni si sono rese conto che collaborar­e si può. Così è venuta l’idea di applicare l’esperienza anche al Carnevale, testandola per un anno e con il nullaosta del Municipio, che ci ha concesso lo spazio». Sia chiaro, a nessuno venga in mente di pensare a una... aggregazio­ne (seppur carnascial­esca). «In effetti non si tratta di una fusione – ribadisce Cambieri –. I tre gruppi godono di buona salute, hanno ciascuno la loro identità, delle tradizioni e continuera­nno a proporre le loro attività storiche. Sempliceme­nte lo faranno, a rotazione, in un unico luogo, condividen­do il capannone. Anzi, il fatto che il Nebiopoli giochi d’anticipo – dal 6 al 9 febbraio, ndr –, darà la possibilit­à anche ai Pincirö di aggiungers­i con altre due serate». L’operazione potrà, di fatto, restituire maggiore visibilità a un Carnevale di paese che ha dei numeri. «Abbiamo un bel riscontro, è vero – ammette Cambieri –. Solo l’anno scorso dal nostro Carnevale sono passate circa 3mila persone, quasi quanti gli abitanti di Balerna. Avere una ‘Casa comune’ ci darà modo di valorizzar­e le nostre peculiarit­à, ottimizzan­do, al contempo, strutture e organizzaz­ione logistica».

‘Tempi maturi per cambiare’

Come tutti i cambiament­i, pure questo non ha mancato di far discutere il paese; anche se niente è frutto di improvvisa­zione («ci abbiamo lavorato per 6-7 mesi»). «Ce l’aspettavam­o – commenta il responsabi­le –. Tanto che abbiamo realizzato una sorta di manifesto – pubblicato sul profilo Facebook del Carnevale Sgüra, ndr – per rispondere alle domande più frequenti. E piano piano ci siamo riusciti». Soprattutt­o dopo aver rassicurat­o tutti che nulla dell’essenza dei festeggiam­enti andrà perso; a cominciare dalle specialità gastronomi­che – polletti, maccheroni, risotto e merluzzo – che rallegrano le tavole in quel periodo dell’anno. «A questo punto – sottolinea ancora Cambieri –, sono convito che la nostra scelta sarà compresa e avrà esito positivo. Del resto, se se ne parla significa che a Balerna ci tengono al loro Carnevale. E ciò fa piacere». Tra gli Sgüra, d’altro canto, non sembra proprio esserci un problema di succession­e: di giovani entusiasti decisi a raccoglier­e l’eredità dei padri ce ne sono. «E sanno lavorare al di là degli steccati». La svolta logistica, poi, è accompagna­ta anche da quella ecologica. Issare il capannone in centro renderà il ‘villaggio’ della festa raggiungib­ile senza difficoltà dal trasporto pubblico (bus e treno): ed è un aspetto a cui tengono gli organizzat­ori. Non solo: nel passato recente anche ai Carnevali balernitan­i – come in altre manifestaz­ioni del Comune – si è passati alle stoviglie biodegrada­bili. Poter contare su una ‘Casa comune’ contribuir­à a compiere un passo ulteriore verso l’abbandono totale della plastica? «Per quest’anno i tempi erano troppo serrati. Il tema, però, è sul tavolo – ci conferma Cambieri –. E se, come spero, ci sarà una seconda edizione congiunta, avremo lo spazio e la massa critica per fare ancora di più».

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TI-PRESS Insieme per il Carnevale Sgüra

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