Pratiche commerciali che inquietano i consumatori
Controversie contrattuali, metodi di vendita scorretti e le pratiche delle società d’incasso sono tra i temi che maggiormente hanno infastidito gli svizzeri nel corso del 2019. La statistica è stata realizzata dall’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori di cui l’Acsi fa parte.
In particolare le controversie relative a garanzia, fatturazione e consegna seguite dalle tre associazioni svizzere sono state 6’365 pari al 36% delle domande poste ai servizi di consulenza dei consumatori. La garanzia sui difetti, per esempio, viene troppo spesso rifiutata per motivi poco chiari e per il consumantore è difficile dimostrare di avere ragione senza incorrere in spese legali anche ingenti, si specifica in una nota stampa. Anche le spedizioni in ritardo diventano sempre più frequenti, soprattutto con ordinazioni fatte online da venditori di tutto il mondo. Il fallimento e la liquidazione di società prima che il prodotto (già pagato, ndr) venga spedito è un rischio spesso sottovalutato e di cui il consumatore deve farsi carico.
Al secondo posto (con 2’944 segnalazioni pari al 17% del totale) ci sono le telefonate indesiderate, in particolare da parte di interlocutori legati a casse malati. Le legge, ricorda l’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana, verrà inasprita con filtri telefonici delle chiamate da servizi di telemarketing. Altri metodi di vendita scorretti segnalati nel corso del 2019 includono il bagarinaggio dei biglietti (eventi sportivi o musicali); pacchi rubati o la ricezione di pacchi mai ordinati. Le telecomunicazioni occupano invece il terzo posto. Le denuce dei consumatori riguardano costi ingiustificati o incomprensibili come i supplementi per le fatture cartacee e per il pagamento allo sportello postale. Infine le lamentele relative alle società d’incasso occupano il quarto posto (1’232 segnalazioni). Dall’inizio dell’anno, ricorda l’Acsi, i consumatori possono contrastare i precetti esecutivi ingiustificati.