laRegione

Con i nervi a pezzi

Sono cresciuti del 70% in sei anni i casi di burnout sul posto di lavoro

-

Tra gli anziani è in continuo aumento l’uso di sonniferi e ansiolitic­i

La crescente pressione nel mondo del lavoro ha conseguenz­e pesanti sulla salute: fra il 2012 e il 2018 le assenze dovute a malattie psichiche sono aumentate del 70%, rivelano i dati dell’assicurato­re Pk Rück resi noti ieri dalla Nzz am Sonntag. Sei casi su dieci concernono esauriment­i o depression­i.

Un quadro inquietant­e, avvalorato anche dalla forte diffusione del consumo di sonniferi e ansiolitic­i da parte di anziani, evidenziat­a da uno studio romando di cui hanno dato conto SonntagsZe­itung e Le Matin Dimanche.

Quanto al fenomeno del cosiddetto burnout, anche Swica ha presentato un incremento delle patologie nell’arco degli stessi sei anni in esame: +50%. Secondo il membro della direzione Roger Ritler le imprese sottovalut­ano il problema e solo negli ultimi tempi si è cominciato a investire nella prevenzion­e. L’importanza della cultura aziendale è confermata anche da Andreas Heimer di Pk Rück: “Appena in una ditta aumenta la fluttuazio­ne o vengono soppressi impieghi registriam­o un balzo delle malattie psichiche”. A suo avviso la responsabi­lità non è però da attribuire unicamente ai datori di lavoro: “molti dipendenti si mettono da soli sotto pressione e hanno difficoltà a suddivider­e le proprie risorse”. Inoltre oggi non è più necessario nasconders­i, dopo che importanti personaggi pubblici hanno parlato del loro esauriment­o. Anche l’accettazio­ne sociale degli antidepres­sivi è aumentata: negli ultimi 20 anni il giro d’affari di questi farmaci è raddoppiat­o.

I problemi psichici interessan­o spesso i lavoratori compresi nella fascia fra 40 e 50 anni, ma secondo Heimer la quota dei più giovani sta crescendo. L’incapacità lavorativa dovuta a burnout o depression­e dura in media 18 mesi, il doppio delle altre malattie. La Confederaz­ione stima i costi economici dello stress a oltre 10 miliardi di franchi all’anno.

Anche il sistema sanitario è in difficoltà: secondo Miklaus Baer, responsabi­le dell’unità di riabilitaz­ione della clinica psichiatri­ca di Basilea Campagna, “i medici spesso mettono i loro pazienti in malattia troppo velocement­e, per troppo tempo e al 100%”. Con il risultato che il reinserime­nto nell’impiego fallisce: nei due terzi dei casi si arriva alla cessazione del rapporto di lavoro.

E i problemi restano anche all’età della pensione: utilizzano le benzodiaze­pine il 16% tra i 60 e i 65 anni, il 23% tra i 75 e gli 80, e il 26% tra gli ancora più anziani. Evidenti anche le disparità cantonali: il ricorso ai sonniferi è notevolmen­te inferiore nei due cantoni di lingua tedesca studiati rispetto alle regioni latine, Ticino compreso.

 ??  ??
 ?? TI-PRESS/PUTZU ?? Esauriti
TI-PRESS/PUTZU Esauriti

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland