Luce e chiacchiere nemiche dell’ormone dell’amore
Lo sapevate che le chiacchiere sono nemiche del parto? Bisognerebbe evitare domande a una donna in travaglio, perché per rispondere deve attivare la neocorteccia.
Quando una donna entra in travaglio – spiega il dottor Michel Odent – la sua neocorteccia deve mettersi a riposo, perché il parto non è un ‘lavoro’ che dipende dal cervello razionale, pensante. Il parto è, per tutti i mammiferi, un evento fisiologico involontario gestito da un cocktail di ormoni (ossitocina, endorfine, prolattina ecc.) rilasciati dalle strutture cerebrali più primitive, arcaiche, non controllabili, e per non inibirne il funzionamento la neocorteccia deve disattivarsi, spegnersi. L’ossitocina è un ‘ormone timido’ – dice sempre il medico – ogni stimolo della parte neocorticale del cervello (specifica del genere umano) come ad esempio dover ascoltare, parlare, sentirsi osservati, insicuri, contrariati, in ansia, in piena luce, distratti o circondati da estranei, inibisce la produzione di questo ormone e quindi rallenta il travaglio e può innescare complicazioni. La donna deve dunque trovarsi in condizioni di totale intimità che le permettano di ‘disattivare la neocorteccia’ come quando sta per addormentarsi o fare l’amore.