Quella strana voglia del papà di fuggire
Negli anni 50 le donne partorivano in un ambiente prevalentemente femminile, la svolta c’è stata negli anni 70. C’era la convinzione che la partecipazione del padre avrebbe rinsaldato la coppia. Non è stato così semplice. «Mi sono convinto, che molti uomini sono estremamente vulnerabili in quel periodo. Molto spesso quando accenno a questo fatto in pubblico, succede che una donna si avvicini e mi parli di suo marito. C’è il neo papà che ha un improvviso attacco di appendicite o di eczema, c’è quello che scompare all’improvviso e decide proprio in quel momento di far ritorno al paese di origine. Può esserci qualche altra forma di fuga dalla normale vita quotidiana», spiega il medico. Subito dopo il parto, se la madre tiene il bimbo fra le braccia guardandolo negli occhi scarica un cocktail di ormoni che le imprime il piacere istintivo di prendersi cura del suo bebè. Lo stesso avviene nel bebè che si sente accolto e rassicurato. È l’imprinting. Varie ricerche pubblicate da riviste scientifiche mostrano che il mancato rispetto dell’imprinting, aumenterebbe il rischio che il bambino possa soffrire (in misure e forme diverse a dipendenza della combinazione con altri fattori che entrano in gioco) di un “disturbo della capacità di amare” sé stesso, gli altri e la natura.