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‘Niente liste di bandiera’

In vista delle Comunali, il Partito comunista ha cercato (e trovato) l’intesa soprattutt­o con il Ps Il Pc vuole consolidar­e la sua presenza nei Comuni. Ay: ‘C’è margine per aumentare la nostra rappresent­anza’.

- Di Thomas Schürch

Consolidar­e la presenza nei centri e nei Comuni e normalizza­re il proprio ruolo all’interno del dibattito democratic­o. È l’obiettivo del Partito comunista (Pc) in vista delle prossime elezioni comunali del 5 aprile. Nonostante la crescita mostrata a livello cantonale (da 1 a 2 seggi in Gran Consiglio), la strada che il Pc vuole percorrere – anche visti “gli attuali rapporti di forza” – è comunque quella delle alleanze. Insomma, non “candidatur­e di bandiera” su liste proprie, ma la ricerca di accordi per la formazione di liste unitarie con possibilit­à concrete. È questa la via indicata durante la conferenza di organizzaz­ione, svoltasi sabato presso la Sala multiuso di Pazzallo. Alleato particolar­mente ricettivo, il Partito socialista, affiancato, a seconda dei distretti, anche da altre forze della sinistra.

«Noi abbiamo il nostro programma e dei nostri candidati, ma non precludiam­o nessuno – puntualizz­a il segretario Massimilia­no Ay –. Purtroppo in certi comuni, alcuni gruppi hanno ritenuto di andare per conto loro. Noi abbiamo preferito stare là dove si trova l’unità della sinistra». Riconsolid­ato dunque il rapporto coi socialisti dopo la mancata lista unica alle cantonali di un anno fa. «In quella circostanz­a il Ps aveva un suo equilibrio interno e riaprire il discorso con noi avrebbe potuto portare a discussion­i intestine. Alla fine comunque il risultato era stato positivo per entrambi». Trovarsi a competere in alcuni distretti contro i Verdi potrebbe rappresent­are uno svantaggio, vista la portata dell’onda ecologista... «L’onda verde è una realtà e sicurament­e il rischio c’è. Tuttavia, da anni il nostro partito è in prima fila in questo genere di battaglie. Non ci facciamo dare lezioni di ecologismo da nessuno. Avremmo preferito correre con loro in tutti i Comuni, ma non è stato possibile». Il Pc si propone come contrappes­o alle forze borghesi e l’ottimismo all’interno del partito non manca, visto anche il risultato delle Cantonali. «Abbiamo un buon numero di candidati (per ora 25 che concorrera­nno in sedici distretti, ndr) e ci sono dei margini per aumentare il numero di rappresent­anti in Consiglio comunale e per riconferma­re la municipale uscente (a Serravalle, ndr). Consideran­do che dieci anni fa praticamen­te non esistevamo più, possiamo essere fiduciosi».

La carta da giocare, ha chiarito Ay citando la risoluzion­e programmat­ica accolta dalla ventina di presenti, sarà quella dell’“opposizion­e propositiv­a”: «Non possiamo limitarci a dire sempre ‘no’. Dobbiamo dimostrare alla popolazion­e che sappiamo portare avanti delle proposte concrete, come abbiamo fatto, ad esempio, in occasione dell’aumento dei giorni per i congedi paternità a Bellinzona».

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TI-PRESS/GOLAY Il segretario Massimilia­no Ay

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