‘Niente liste di bandiera’
In vista delle Comunali, il Partito comunista ha cercato (e trovato) l’intesa soprattutto con il Ps Il Pc vuole consolidare la sua presenza nei Comuni. Ay: ‘C’è margine per aumentare la nostra rappresentanza’.
Consolidare la presenza nei centri e nei Comuni e normalizzare il proprio ruolo all’interno del dibattito democratico. È l’obiettivo del Partito comunista (Pc) in vista delle prossime elezioni comunali del 5 aprile. Nonostante la crescita mostrata a livello cantonale (da 1 a 2 seggi in Gran Consiglio), la strada che il Pc vuole percorrere – anche visti “gli attuali rapporti di forza” – è comunque quella delle alleanze. Insomma, non “candidature di bandiera” su liste proprie, ma la ricerca di accordi per la formazione di liste unitarie con possibilità concrete. È questa la via indicata durante la conferenza di organizzazione, svoltasi sabato presso la Sala multiuso di Pazzallo. Alleato particolarmente ricettivo, il Partito socialista, affiancato, a seconda dei distretti, anche da altre forze della sinistra.
«Noi abbiamo il nostro programma e dei nostri candidati, ma non precludiamo nessuno – puntualizza il segretario Massimiliano Ay –. Purtroppo in certi comuni, alcuni gruppi hanno ritenuto di andare per conto loro. Noi abbiamo preferito stare là dove si trova l’unità della sinistra». Riconsolidato dunque il rapporto coi socialisti dopo la mancata lista unica alle cantonali di un anno fa. «In quella circostanza il Ps aveva un suo equilibrio interno e riaprire il discorso con noi avrebbe potuto portare a discussioni intestine. Alla fine comunque il risultato era stato positivo per entrambi». Trovarsi a competere in alcuni distretti contro i Verdi potrebbe rappresentare uno svantaggio, vista la portata dell’onda ecologista... «L’onda verde è una realtà e sicuramente il rischio c’è. Tuttavia, da anni il nostro partito è in prima fila in questo genere di battaglie. Non ci facciamo dare lezioni di ecologismo da nessuno. Avremmo preferito correre con loro in tutti i Comuni, ma non è stato possibile». Il Pc si propone come contrappeso alle forze borghesi e l’ottimismo all’interno del partito non manca, visto anche il risultato delle Cantonali. «Abbiamo un buon numero di candidati (per ora 25 che concorreranno in sedici distretti, ndr) e ci sono dei margini per aumentare il numero di rappresentanti in Consiglio comunale e per riconfermare la municipale uscente (a Serravalle, ndr). Considerando che dieci anni fa praticamente non esistevamo più, possiamo essere fiduciosi».
La carta da giocare, ha chiarito Ay citando la risoluzione programmatica accolta dalla ventina di presenti, sarà quella dell’“opposizione propositiva”: «Non possiamo limitarci a dire sempre ‘no’. Dobbiamo dimostrare alla popolazione che sappiamo portare avanti delle proposte concrete, come abbiamo fatto, ad esempio, in occasione dell’aumento dei giorni per i congedi paternità a Bellinzona».