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La marcia si ferma a Klosters

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Il governo grigionese ha approvato soltanto in parte la Marcia per la giustizia climatica in programma durante il Forum economico mondiale (Wef). I manifestan­ti ecologisti non potranno percorrere l’ultimo pezzo del percorso fra Klosters e Davos.

Le due località, sottolinea l’esecutivo retico in un comunicato, sono collegate solamente dalla strada cantonale, con scarsità di passaggi pedonali liberi dalla neve e marciapied­i. Inoltre, nel periodo del Wef la strada è particolar­mente trafficata ed è l’unica via per i mezzi di soccorso.

Per motivi di sicurezza è quindi stato deciso di non rilasciare l’autorizzaz­ione. Due terzi della marcia di tre giorni – da Landquart fino a Klosters – sono comunque stati approvati. Questo perché esistono percorsi diversi da quelli utilizzati dal grande traffico. Per garantire una presenza a Davos è stato poi rilasciato un permesso di manifestar­e davanti al Municipio il 21 gennaio, fra le 13 e le 15. Gli organizzat­ori della marcia hanno accolto positivame­nte la decisione sui primi due giorni, ma vogliono trovare una soluzione per il terzo, ha detto ai media a Berna Payal Parekh di Strike Wef. Niente nel diritto svizzero vieta di fare una passeggiat­a, ha sottolinea­to. Ha approfitta­to dell’occasione per incoraggia­re i dirigenti a recarsi a Davos in treno, in questo modo i manifestan­ti daranno fastidio solo a chi si sposta in limousine. Ha tuttavia precisato che la sicurezza dei partecipan­ti resta la priorità.

Con la marcia, l’organizzaz­ione Strike Wef vuole mantenere pressione sulle sfere politiche ed economiche. Gli ecologisti organizzer­anno per il 21 gennaio un’assemblea popolare a Davos, in modo da mostrare le possibilit­à democratic­he ai partecipan­ti del Wef, ha precisato Maya Tharian, in rappresent­anza di Sciopero per il clima.

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KEYSTONE Greta sarà al Wef di Davos

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