laRegione

Poniamo un freno all’omofobia!

- Di Thomas Salati, Gioventù socialista

Il 2020 è cominciato con l’ennesimo atto di violenza contro le persone Lgbtq+, nello specifico con l’aggression­e fisica di due ragazzi a Zurigo solo perché omosessual­i. Se si naviga sui social, sempre più spesso, purtroppo, si possono leggere commenti umilianti, denigrator­i e diffamator­i, rivolti a persone appartenen­ti alla comunità Lgbtq+, sulla bacheca pubblica. L’odio online sta dilagando, ma ciononosta­nte lo si minimizza perché avviene dietro uno schermo – come se facesse meno male alle persone coinvolte per questo motivo.

Il 9 febbraio il popolo svizzero sarà chiamato a pronunciar­si su una modifica dell’articolo 261bis del codice penale, ossia il cosiddetto articolo antirazzis­ta, per estendere il divieto di discrimina­zione e incitazion­e all’odio anche alle persone appartenen­ti alla comunità Lgbtq+. Ora più che mai è importante approvare questa legge, in un periodo dove l’accettazio­ne del diverso sta diventando sempre più rara.

I giovani Udc e l’Udf hanno lanciato un referendum contro questa modifica asserendo che perseguire legalmente chi incita all’odio contro le persone appartenen­ti alla comunità Lgbtq+ sarebbe una limitazion­e della libertà di espression­e. Tuttavia la libertà di un individuo termina dove comincia quella di un altro e gli atteggiame­nti omofobi limitano la libertà delle persone di orientamen­to sessuale non eterosessu­ale di vivere la propria vita in modo tranquillo e dignitoso. Per tutti questi motivi invito tutto il popolo svizzero a votare ‘sì’ alla modifica dell’articolo 261bis del codice penale: combatti l’odio, vota sì!

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