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‘Gli organi sono miei’

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Berlino – Il consenso alla donazione dei propri organi dovrà essere verificato a scadenze regolari. Il parlamento tedesco ha approvato ieri una riforma moderata della regolament­azione sulla donazione degli organi, proposta da un gruppo di parlamenta­ri guidati dalla leader dei Verdi Annalena Baerbock. Stando a questa bozza di legge, i cittadini tedeschi saranno invitati a riconsider­are la loro posizione sulla donazione ogni dieci anni, al ritiro della rinnovata carta di identità.

La proposta è passata poco dopo la bocciatura del disegno di legge avanzato dal ministro della Salute, il cristianod­emocratico Jens Spahn, che avrebbe voluto affermare invece un meccanismo di consenso automatico. In Germania c’è una lista di circa 9’000 pazienti in attesa di ricevere un organo, e nel 2019 i donatori sono stati 932, meno che nel 2018, quando furono 955. Il Bundestag aveva bocciato il testo di Spahn, consideran­do l’assenso tacito una imposizion­e sulla volontà dei cittadini. Le persone, aveva attaccato Annalena Baerbock, “non appartengo­no allo Stato”.

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