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Rete europea

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La Città dei mestieri di Bellinzona è la seconda in Svizzera – dopo quella inaugurata 12 anni fa a Ginevra – ed entra a far parte di una rete diffusa in tutta Europa (e in Togo). L’idea è quella di creare una sorta di ‘hub’, un centro dal quale partire per esplorare l’intera circonfere­nza di un mondo del lavoro in perenne evoluzione. Il progetto nasce nel 1993 a Parigi, presso la Città delle scienze e dell’industria, con un polo che assiste 100mila persone ogni anno. Sylvie Sesma, che gestisce il ‘marchio’ a livello internazio­nale, saluta il successo della pianificaz­ione ticinese, capace di sposare «i valori e la missione» della Città: «Dare strumenti per prendere in mano il proprio avvenire». Anche la direttrice dell’antenna di Ginevra, Djemâa Chraïti, racconta una storia incoraggia­nte: sono fra i 23mila e i 27mila gli utenti della ‘sua’ Città, solo per le attività di consulenza, senza contare le decine di migliaia che partecipan­o agli eventi con i datori di lavoro e le imprese. Giovani, ma anche meno giovani in cerca di formazione continua. Chraïti prevede che in futuro saranno sempre più importanti «le soft skills», le abilità relazional­i, e che una sfida sarà quella di sfruttare al meglio «l’intelligen­za collaborat­iva, creando opportunit­à perché tutti i partecipan­ti possano condivider­e fra loro competenze e conoscenze» in modo orizzontal­e.

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