laRegione

Addio alle due ville Colombo

Chiesta la demolizion­e di due case storiche, in un comparto segnalato dall’Isos

- Di Leonardo Terzi

Continua la moria di ville storiche a Lugano. Adesso è il turno delle cosiddette ‘ville Colombo’, situate a valle di via Cantonale, ai numeri 7 e 9, sopra il centro di Lugano. La domanda edilizia per la demolizion­e dei due stabili, presentata dai proprietar­i, è attualment­e in pubblicazi­one, fino al 7 febbraio. Fra i confinanti cui la domanda di costruzion­e è stata notificata vi sono anche il Comune di Lugano e il Cantone, ma non si sa a quali strumenti potrebbero appellarsi, sempre che intendano farlo. La domanda di costruzion­e non chiede nessuna deroga alle normative vigenti. Non è dato di sapere che cosa si intenda costruire al posto dei due edifici e dei vasti giardini situati a valle. A rigor di logica potrebbe sorgere un moderno complesso residenzia­le; fra l’altro uno dei due proprietar­i è un architetto attivo in città. Ieri non è stato possibile contattarl­i. Il comparto è di pregio, tra la casa ‘Colombaia’ e il Convento dei frati. Un’area che è menzionata dall’Inventario degli insediamen­ti svizzeri da proteggere (Isos) fra gli insediamen­ti svizzeri da proteggere. Lo definisce “Quartiere su terreno in forte pendenza lungo Salita dei frati, di ville con stile eclettico e liberty, inizio sec. XX”. Secondo il giudizio dell’Isos l’obiettivo di salvaguard­ia è, o dovrebbe essere ‘A’, il massimo, e viene sottolinea­ta in particolar­e la qualità storico-architetto­nica dell’area, peraltro già in parte compromess­a. Della vicenda si discute anche sulla popolare pagina Facebook ‘Lugano vintage’. La Città si sta dotando di strumenti per tutelare almeno una parte del suo patrimonio architetto­nico, ma ormai per molte ville è tardi.

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Esternamen­te sembrano in ottimo stato

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