Sembra un altro Chiasso
Subito in campo i nuovi arrivi e la squadra di Lupi tiene testa al Grasshopper, sognando addirittura il colpaccio
Il Chiasso è indubbiamente cambiato nella pausa. La società ha fatto uno sforzo importante regalando nuove pedine e Lupi già alla prima con il forte Grasshopper manda dentro dall’inizio i difensori Aquaro e Piccinni e in attacco schiera a fianco di Pollero il ticinese Rossini. Si tratta di tre pedine che possono dare esperienza alla giovane compagine rossoblù e la difesa è apparsa subito più compatta, tanto che nemmeno l’inizio arrembante di una squadra costruita per salire e fisicamente fortissima ha saputo impaurire il Chiasso. Anzi, dopo aver preso le misure sono stati i padroni di casa a condurre per buona parte della sfida, accarezzando anche l’idea del colpaccio e sorridendo comunque al punto guadagnato, che alla luce del pari dello Sciaffusa non cambia i valori in classifica. Manca ancora un pizzico di malizia che arriva solo con tanti minuti e molti campionati nelle gambe, e non poteva essere altrimenti: «Bisogna essere più maturi in fase di possesso palla», raccomanda mister Lupi al termine, pur sottolineando la difficoltà di allenarsi su campi come quelli chiassesi non esattamente da biliardo. Gli fa eco Rossini: «Per esempio, quando abbiamo palla e siamo in vantaggio dobbiamo saper perdere tempo, gestire meglio».
La punta è arrivata da pochissimi giorni, tanto da aver svolto solo alcuni allenamenti con i compagni e nonostante sia stato male nei giorni scorsi ha dato subito un apporto importante. «Mi piace giocare a due punte, col compagno vicino. Sono venuto a Chiasso convinto da una buona squadra e dal fatto di po- ter esaltare le mie caratteristiche. D’altro canto, voglio aiutare una squadra ticinese, che lo merita, a salvarsi (magari non all’ultima giornata). Sono felice di essere tornato in Ticino, la mentalità è diversa e si respira un’altra aria».
Con Pollero è stato subito feeling e, dopo una paratona di Jacot, sono stati proprio i due, su imbeccata del nuovo difensore Piccinni, a confezionare il vantaggio, con un colpo di testa del ticinese a smarcare l’uruguaiano, freddo davanti a Salvi. Nella ripresa un calo fisico del Chiasso ha permesso al Grasshopper di prendere il pallino del gioco, come dice giustamente Rossini «quando ti fanno correre inevitabilmente corri di più e ti stanchi». Il possesso palla zurighese ha portato al gol di Wittwer e a far correre qualche brivido. «Certo che essere in vantaggio per lungo tempo può essere di buon auspicio, loro però sono una squadra molto fisica e costruita per la promozione, abbiamo saputo tener botta», commenta Lupi, facendo capire che il punto e la prestazione, tutto sommato, vanno bene. L’esortazione dell’ambiente è di pensare solo a sé stessi e a prendere partita per partita: a cominciare da settimana prossima quando si andrà a Winterthur.