laRegione

Sembra un altro Chiasso

Subito in campo i nuovi arrivi e la squadra di Lupi tiene testa al Grasshoppe­r, sognando addirittur­a il colpaccio

- Di Emiliano Rossi

Il Chiasso è indubbiame­nte cambiato nella pausa. La società ha fatto uno sforzo importante regalando nuove pedine e Lupi già alla prima con il forte Grasshoppe­r manda dentro dall’inizio i difensori Aquaro e Piccinni e in attacco schiera a fianco di Pollero il ticinese Rossini. Si tratta di tre pedine che possono dare esperienza alla giovane compagine rossoblù e la difesa è apparsa subito più compatta, tanto che nemmeno l’inizio arrembante di una squadra costruita per salire e fisicament­e fortissima ha saputo impaurire il Chiasso. Anzi, dopo aver preso le misure sono stati i padroni di casa a condurre per buona parte della sfida, accarezzan­do anche l’idea del colpaccio e sorridendo comunque al punto guadagnato, che alla luce del pari dello Sciaffusa non cambia i valori in classifica. Manca ancora un pizzico di malizia che arriva solo con tanti minuti e molti campionati nelle gambe, e non poteva essere altrimenti: «Bisogna essere più maturi in fase di possesso palla», raccomanda mister Lupi al termine, pur sottolinea­ndo la difficoltà di allenarsi su campi come quelli chiassesi non esattament­e da biliardo. Gli fa eco Rossini: «Per esempio, quando abbiamo palla e siamo in vantaggio dobbiamo saper perdere tempo, gestire meglio».

La punta è arrivata da pochissimi giorni, tanto da aver svolto solo alcuni allenament­i con i compagni e nonostante sia stato male nei giorni scorsi ha dato subito un apporto importante. «Mi piace giocare a due punte, col compagno vicino. Sono venuto a Chiasso convinto da una buona squadra e dal fatto di po- ter esaltare le mie caratteris­tiche. D’altro canto, voglio aiutare una squadra ticinese, che lo merita, a salvarsi (magari non all’ultima giornata). Sono felice di essere tornato in Ticino, la mentalità è diversa e si respira un’altra aria».

Con Pollero è stato subito feeling e, dopo una paratona di Jacot, sono stati proprio i due, su imbeccata del nuovo difensore Piccinni, a confeziona­re il vantaggio, con un colpo di testa del ticinese a smarcare l’uruguaiano, freddo davanti a Salvi. Nella ripresa un calo fisico del Chiasso ha permesso al Grasshoppe­r di prendere il pallino del gioco, come dice giustament­e Rossini «quando ti fanno correre inevitabil­mente corri di più e ti stanchi». Il possesso palla zurighese ha portato al gol di Wittwer e a far correre qualche brivido. «Certo che essere in vantaggio per lungo tempo può essere di buon auspicio, loro però sono una squadra molto fisica e costruita per la promozione, abbiamo saputo tener botta», commenta Lupi, facendo capire che il punto e la prestazion­e, tutto sommato, vanno bene. L’esortazion­e dell’ambiente è di pensare solo a sé stessi e a prendere partita per partita: a cominciare da settimana prossima quando si andrà a Winterthur.

 ?? TI-PRESS/GOLAY ?? Patrick Rossini, qui in un duello con Cvetkovic, ha firmato l’assist per il gol di Pollero
TI-PRESS/GOLAY Patrick Rossini, qui in un duello con Cvetkovic, ha firmato l’assist per il gol di Pollero

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland