La sussidiarietà è nella Costituzione. Morisoli (Udc): ‘Vittoria importante’
Da ieri, con l’approvazione da parte del 53,1 per cento dei votanti, è inserito nella Costituzione ticinese che “lo Stato persegue i suoi scopi nel rispetto del principio della sussidiarietà”. In poche parole: a svolgere un compito o risolvere un problema deve essere chi è più vicino, e che quindi lo conosce meglio e dispone dei mezzi più adeguati. Ulteriormente riassunto con il concetto di sussidiarietà verticale: non spetta al Cantone fare quello che i Comuni possono fare in maniera più efficiente, ad esempio. Oppure, e questa è la sussidiarietà orizzontale, non deve fare il pubblico quello che il privato può e sa fare meglio. Il sì popolare «è la vittoria più importante della mia carriera politica», risponde alla ‘Regione’ Sergio Morisoli, capogruppo dell’Udc in Gran Consiglio che porta avanti «da quindici anni questa battaglia». Non è altrettanto soddisfatto, anzi, il Plr. Che in una nota scrive come “si tratterà di rimanere vigili se dovesse prevalere un’interpretazione eccessivamente ideologica e filologica, e di evitare eccessi problematici nel rispetto dell’equilibrato sistema istituzionale svizzero”. Ma Morisoli tiene il punto: «Questo è uno strumento liberale, e il Plr l’ha combattuto. È questione di liberalismo puro avere un equilibrio tra Stato e società civile, non so cosa debba capitare di altro a quel partito perché torni a capire queste basi». Detto questo, prosegue, «mi sembrano un po’ in stato confusionale: qualsiasi legge, modifica di legge o proposta deve avvenire attraverso il governo, il parlamento e di nuovo attraverso eventualmente la democrazia diretta se qualcuno vuol cambiare qualcosa. Le regole del gioco della nostra sana democrazia svizzera sono quelle che tutelano di più qualsiasi possibile sbandamento. Dispiace si siano dimostrati pessimi perdenti su una materia sulla quale potevano essere tra i vincitori, come liberali». Sul tema si professa “preoccupato” il Ps, perché è “una modifica che apre alle privatizzazioni di ogni genere, e pericoloso poiché potrà essere applicata a prescindere dalle decisioni politiche sul ruolo dello Stato in campi come educazione e sanità pubbliche”. Soddisfatto, invece, il Ppd: quello della sussidiarietà “è uno dei punti prioritari della nostra identità”.