Agli arresti il medico che denunciò la censura sulla Sars
Pechino – Prima di Li Wenliang vi fu Jiang Yanyong. Nell’aprile 2003 un medico militare cinese, il dottor Jiang, denunciò con una lunga lettera alla Chinese Central Television-4 e alla Phoenix TV di Hong Kong che il governo di Pechino stava consapevolmente sottostimando l’epidemia della Sars. Oggi, all’età di 88 anni, è di fatto agli arresti domiciliari.
Una vicenda che ricorda il caso del giovane medico eroe Li, morto giovedì dopo essere stato tra i primi a indicare la pericolosità della polmonite di Wuhan, lanciando online l’allarme sul coronavirus il 30 dicembre scorso, per poi essere severamente redarguito dalla polizia. Il dottor Jiang, come medico militare dell’Esercito di liberazione popolare (le forze armate cinesi), aveva già allora il grado di generale. Dopo la lettera alle tv venne raggiunto da giornalisti di ‘Washington Post’ e ‘Time’, che dettero ampio risalto alla sua denuncia, di fatto inducendo il governo a venire allo scoperto e rendendo nota la reale diffusione della Sars, e divenne così una sorta di eroe nazionale.
In questi giorni, dopo la morte del dottor
Li, il ‘Guardian’ è riuscito a sapere da amici e familiari che il medico è di fatto agli arresti domiciliari. Sua moglie, Hua Zhongwei, ha poi confermato che l’ex generale si trova confinato nella sua casa. “Non gli sono consentiti contatti con persone all’esterno. È a casa. Non ha modo di comunicare” con il resto del mondo, ha detto.
Per il ‘New York Times’ è dal 2013 che il medico viene periodicamente confinato in casa e ricorda che gli è stato vietato di visitare gli Stati Uniti per ricevere un premio per i diritti umani.