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Val Calanca unita per il Parco

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È partita a inizio 2020 la fase d’istituzion­e del Parco naturale regionale Val Calanca: un periodo di tre anni in cui definire, pianificar­e e mettere in rete l’offerta di quello che rappresent­erà il primo parco a Sud delle Alpi – 120 chilometri quadrati lungo il territorio di Calanca, Buseno e Rossa – sostenuto e riconosciu­to dalla Confederaz­ione. A un mese dalla sua entrata in carica, Henrik Bang si sta concentran­do sui contatti con strutture ricettive (B&B, agriturism­i e operatori turistici), altri membri della rete dei parchi svizzeri e colleghi grigionesi della ‘Biosfera Val Müstair’ e del Parc Ela. Ma l’agenda del neodiretto­re è anche composta da incontri con artigiani locali, organizzat­ori di eventi e persone desiderose di partecipar­e al progetto. Raggiunto dall’agenzia Keystone-Ats, Bang si felicita per l’entusiasmo dimostrato da tali attori, che definisce il “cuore pulsante del Parco Val Calanca”. Un progetto che dal 2024 – una volta confermata, nel 2022, la fin qui evidente volontà dei cittadini dei tre Comuni di realizzare il parco naturale più piccolo della Svizzera (già espressa nell’ambito di due votazioni) – vedrebbe scattare la fase d’esercizio. Prossimame­nte si tratterà di completare la squadra con una o più persone addette alle questioni naturalist­iche (come la gestione dei biotopi) e quella agricola (antiche mulattiere e muri a secco dei terrazzame­nti). Si tratterà inoltre di individuar­e un responsabi­le della comunicazi­one, che dovrà veicolare la peculiarit­à della regione e del suo carattere primitivo e selvaggio. Il team sarà completato dagli ideatori del progetto e autori del dossier di candidatur­a Sascha Pizzetti e Birgit Reutz. Tra un paio di settimane sarà poi attivato il sito internet (con informazio­ni in italiano e in tedesco), che Bang vuole dinamico e coinvolgen­te. “Ai potenziali visitatori del Parco – spiega – devono bastare pochi clic per scoprire le qualità che vogliamo offrire, sapere quando si svolgono le visite organizzat­e al Parco, quali attività praticare, quali sentieri sono adatti alle mountain bike, a quali eventi partecipar­e e in quali agriturism­i o capanne pernottare”. Durante la fase d’istituzion­e saranno pure proposti eventi per la popolazion­e.

Il direttore Henrik Bang: ‘Nessun nuovo divieto per cacciatori e fungiatt’

Il direttore tiene a precisare che il Parco non porterà a nuovi divieti “per nessuno”: per gli escursioni­sti, per la raccolta di funghi e per i cacciatori. E insiste sui benefici economici per tutta la regione. “Vogliamo accompagna­re le iniziative di pregio, promuovere le filiere naturali della Calanca, dal sasso al legno, con benefici per la popolazion­e locale, valorizzan­do gli aspetti culturali e storici di queste attività, la genuinità della tradizione: tutto questo in un discorso di protezione e rispetto per la natura”. L’auspicio è che il Parco porti nuove opportunit­à, come posti di lavoro che possano attirare nuovi abitanti.

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