Per una nuova sede della storia
480mila franchi per riunire e custodire sotto un solo tetto il materiale storico del comune. Due le fasi previste per gli interventi strutturali e riorganizzativi.
Un archivio storico comunale sotto un unico tetto è una necessità per la Città di Ascona. Ne è convinto l’esecutivo cittadino che, attraverso il messaggio dello scorso 5 febbraio, ha fatto richiesta al legislativo di un credito di 480mila franchi – compresi di Iva – per realizzare l’Archivio storico comunale fra le pareti di Casa Serodine, in piazza San Pietro. Sin dal 1997, si legge nel documento, il Municipio ha sempre sottolineato l’importanza di tale luogo di raccolta per la Città, nonché della relativa attivazione dei lavori d’inventario e archiviazione. Una questione riproposta nel corso degli anni e delle legislazioni, tuttavia rimasta finora inascoltata.
Il materiale storico è gestito dai diversi settori amministrativi dell’ente, identificati in sei unità e sparpagliati sul territorio: Amministrazione, Aziende comunali, Polizia comunale, Ufficio tecnico, Istituto scolastico, Museo cantonale d’arte.
Se il credito dovesse venire concesso, lo storico edificio nel cuore del Borgo diventerebbe la casa della storia asconese, in cui sarà possibile “riordinare tutti quei documenti storici, politici e amministrativi che hanno caratterizzato l’Ascona di ieri” e che hanno costruito la Città di oggi.
Procedere alla sistemazione e all’organizzazione di un archivio è dunque sentita dal Municipio come una necessità impellente, poiché di rilevanza politica e anche storico-culturale. E quest’operazione, prevede l’esecutivo, vedrà due fasi: la prima comprende, “limitatamente all’archivio storico comunale, il controllo della documentazione (misure, pulizia, divisione per anni ecc.), e la sua inventariazione e archiviazione”; lavoro quantificato in circa 5’600 ore e per cui si prevede la necessità di assumere uno o più archivisti. Queste figure si occuperanno infatti della riorganizzazione e della definizione di un metodo di riordino. Ultimata questa prima fase, la seconda si propone di valorizzare la struttura affinché possa essere accessibile al pubblico, alla consulenza agli utenti e anche per potervi organizzare eventi, come mostre e conferenze, ed essere così un luogo d’incontro e aggregazione.
Fra i diversi interventi strutturali che riguardano Casa Serodine elencati nel messaggio, segnaliamo quello al primo piano (sala a est), dove verrà allestito l’Archivio storico comunale, con la posa di scaffali. Dalla sala est del secondo piano sarà invece ricavata la biblioteca del Museo comunale d’arte moderna, dove troveranno posto librerie e postazioni di consultazione.