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‘La più bella facciata’

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La Madonna col Bambino, Adamo ed Eva, Davide e Bethsabea; la cacciata dal Paradiso terrestre, l’ammoniment­o e il peccato sono solo alcuni dei soggetti – sia gruppi plastici, sia fregi – dell’impianto iconografi­co che è possibile riconoscer­e osservando la facciata di Casa Serodine, in piazza San Pietro. La parete di rara bellezza e armonia compositiv­a, anzi, “la più bella facciata” di edificio civile a livello svizzero – secondo lo storico dell’arte zurighese Johann Rudolf Rahn (18411912) – è stata oggetto di restauri negli anni Quaranta; nel 1991, quando il palazzo è stato ristruttur­ato completame­nte, e ancora nel 2007, con un intervento conservati­vo degli stucchi. Tuttavia, della storia artistica dell’edificio, protetto dai Beni culturali, poco si conosce. Uno dei dati certi è l’iscrizione che si legge sull’architrave del portale con la data del 1620 (anno d’ampliament­o) e il nome di Cristoforo Serodine, proprietar­io dell’edificio e committent­e. L’iscrizione fa riferiment­o anche ai suoi figli – Giovan Battista e Giovanni – che partecipar­ono ai lavori decorativi e fors’anche architetto­nici.

Casa Serodine, di proprietà del Patriziato di Ascona dal 1954, dal 2007 è data in affitto al Comune con un contratto che prevede fra gli altri una destinazio­ne pubblica.

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