laRegione

Cinque Fonti, ‘procedura paradossal­e’

-

“Una situazione paradossal­e e ancora più ridicola dell’appalto ai partiti di governo delle nomine del Cda dell’Eoc”. Così è definita la procedura di designazio­ne di un rappresent­ante dello Stato all’interno dell’amministra­zione della casa per anziani Cinque Fonti di San Nazzaro (Gambarogno) nell’interpella­nza di Mps-Pop-Indipenden­ti (firmatari Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori). L’atto parlamenta­re – “Casa anziani Cinque Fonti: le risposte del Consiglio di Stato sollevano altre domande” – è stato inviato all’attenzione del governo cantonale dopo che questi (lo scorso 20 gennaio) ha risposto a un’interpella­nza dello stesso gruppo datata del 30 dicembre 2019. Risposte, si legge, “che non solo non chiariscon­o la situazione creatasi nell’istituto per anziani, ma che addirittur­a sollevano altri interrogat­ivi”. Facendo capo all’articolo 22 della ‘Legge concernent­e il promovimen­to, il coordiname­nto e il finanziame­nto delle attività a favore delle persone anziane’ (Lanz) che garantisce allo Stato una rappresent­anza all’interno degli organi amministra­tivi, gli interpella­nti fanno emergere il controsens­o che la proposta di sostituzio­ne del rappresent­ante venga formulata dallo stesso Cda della Cinque Fonti. Detto alla spiccia,

“l’organo che dovrebbe essere sorvegliat­o designa il suo sorveglian­te”. Gli autori si chiedono quindi se questa “sia pratica in uso solo presso la Cinque Fonti o per tutte le case anziani” e come avvenga altrimenti il processo di designazio­ne, secondo quali criteri e quanto tempo duri il mandato dei rappresent­anti statali. Altro tema impellente dell’interpella­nza sono i presunti conflitti d’interesse, di cui riferivamo in un articolo pubblicato lo scorso 28 gennaio. I casi conflittua­li vedrebbero coinvolti la direttrice sanitaria (con doppia o tripla funzione), suo padre (ex direttore sanitario, nonché membro del consiglio di fondazione e medico della casa) e suo marito. Soprattutt­o, gli autori fanno riferiment­o ai “mandati conferiti dalla casa alla ditta del marito della direttrice sanitaria”, fra il 2018 e il 2019, chiedendo al Consiglio di Stato contenuto e costi degli stessi.

Infine, un ultimo interrogat­ivo prende ancora spunto dalla notizia data dalle nostre pagine lo scorso 1° febbraio, riguardo al progetto di un gruppo d’infermiere indipenden­ti che propone “un polo sanitario del Gambarogno” con epicentro la casa Cinque Fonti. Gli interpella­nti chiedono al governo (o al Dss) se abbia potuto visionare il progetto e se ne sia fatta un’idea.

 ??  ?? Pubblicata oggi l’interpella­nza
Pubblicata oggi l’interpella­nza

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland