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Prima vittoria e coppetta (davvero) per Meillard

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Vincere la prima gara di Coppa del mondo e allo stesso tempo mettere le mani su un globo di cristallo. Una situazione per certi versi paradossal­e quella nella quale si è ritrovato a Chamonix Loïc Meillard, che imponendos­i nel gigante parallelo di ieri davanti al connaziona­le Thomas Tumler (al secondo podio in carriera) e al tedesco Alexander Schmid ha messo appunto le mani sulla coppetta di una specialità che piace sì per lo spettacolo, ma non certo per la formula. «È chiarament­e bello portare a casa un trofeo, ma sinceramen­te non ha molto senso assegnare un globo dopo due prove», le parole del 23enne vallesano/neocastell­ano, che ammettendo di essere stato «aiutato molto» dal fatto di aver potuto correre sempre sul tracciato blu (più veloce del rosso, un problema dal momento che dagli ottavi di finale i duelli si svolgono in una manche sola), ha sottolinea­to come «questo formato non è del tutto corretto». Ciò non toglie che era dal 30 novembre 2018 che in campo maschile lo sci rossocroci­ato non festeggiav­a una doppietta (in discesa a Beaver Creek Beat Feuz si era imposto davanti a Mauro Caviezel), risultato che ha parzialmen­te compensato la delusione per il podio mancato il giorno prima nello slalom vinto dal beniamino di casa Noël davanti al norvegese Haugan e all’austriaco Pertl. Mancato da Zenhäusern (5° a 39 centesimi dal terzo posto e migliore degli elvetici) ma soprattutt­o da Daniel Yule, al comando dopo la prima manche ma che ha inforcato nella seconda, perdendo anche l’occasione di avvicinars­i alla vetta della classifica di specialità occupata da Kristoffer­sen, a sua volta fuori nella prima discesa.

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Nel gigante parallelo

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