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Un salto nella storia

A Torun lo svedese Armand Duplantis vola oltre i 6,17 metri stabilendo il nuovo record mondiale al coperto

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Vent’anni e con le ali sotto i piedi. Lo svedese Armand Duplantis da sabato è il nuovo primatista mondiale nel salto con l’asta al coperto. Figlio d’arte – già suo papà Greg praticava questa disciplina, con un personale di 5,80 metri –, il nativo della Louisiana che dal 2015 difende i colori della Svezia avendo optato per la nazionalit­à della madre, sabato a Torun, in Polonia, al secondo tentativo ha superato l’asticella a quota 6,17 metri, migliorand­o così di un centimetro il precedente primato, stabilito dal francese Renaud Lavillenie nel febbraio di sei anni fa. Nonostante la sua giovane età. Duplantis, già noto come ‘bambino prodigio’, ha dunque saputo fare ancora meglio delle leggende del salto con l’asta del calibro di Sergey Bubka (6,15 metri saltati nel 1993) e, appunto, Lavillenie, campione olimpico nel 2012. Già nel 2018 si era fatto conoscere sulla ribalta internazio­nale laureandos­i campione europeo, per poi vincere l’argento iridato a Doha lo scorso autunno, alle spalle solo dello statuniten­se Kendricks. La scorsa stagione all’aperto, proprio per preparare al meglio la volata verso i Mondiali in Qatar, era pure passato da Losanna (5,81 metri ad Athletissi­ma) e Zurigo (5,83 metri al Weltklasse).

Al suo primo appuntamen­to stagionale in sala, a Düsseldorf a inizio febbraio, aveva già stupito tutti salendo a quota 6 metri, prima di mancare i tre tentativi a quota 6,17. Un appuntamen­to con la storia tuttavia solo rinviato di qualche giorno, e diventato una splendida realtà sabato a Torun. «Era un’impresa che sognavo di realizzare fin da quando avevo tre anni – sottolinea il nuovo primatista mondiale –. Questo è il miglior modo di iniziare un grande anno sportivo». Il riferiment­o, ovviamente, è ai Giochi di Pechino che andranno in scena in estate.

Ajla Del Ponte 3ª nei 60 m

All’ombra di Duplantis, a Torun si sono messe in mostra pure le atlete rossocroci­ate. A cominciare da Ajla de Ponte, terza al fotofinish nei 60 m vinti dalla statuniten­se Shania Collins in 7”24 (7”26 il tempo in finale della ticinese). E terza ha pure concluso Lea Sprunger nei 400 (51”91), alle spalle della polacca Justyna Swiety-Ersetic (51”37) e dell’olandese Lisanne De Witte (51”90).

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KEYSTONE Sul tetto del mondo

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