Sofferta fino all’ultimo
Il Lugano gioca con il fuoco ma alla fine ottiene i due punti con il Nyon. Vince anche Massagno, ancora ko il Riva.
Si è chiuso con due vittorie ticinesi il doppio turno di A disputato tra venerdì e ieri in campo maschile, con Massagno che dopo aver superato a fatica il fanalino di coda Swiss Central è andato a imporsi più agevolmente sul campo del Pully penultimo, mentre il Lugano si è rifatto del ko in terra renana superando in casa il Nyon.
I Tigers hanno vinto 76-74 all’ultimo secondo, con il tiro da 3 dei vodesi che si è stampato sul ferro a fil di sirena. Una partita molto povera di contenuti tecnici fra due squadre che lottano per l’ottavo posto, con un pareggio che, se contemplato nel basket, sarebbe stato più equo. In campo non si è visto niente del Lugano ammirato contro Massagno. Un complesso senza mordente difensivo per oltre 30 minuti, con errori marchiani e svagatezze varie, mentre l’attacco ha funzionato a singhiozzo. Vincere di 2 punti quando si prendono 50 rimbalzi, 20 dei quali in attacco, contro i 35 dell’avversario (4 in fase offensiva), è tutto dire. Il 14/21 (29 punti) di Williams e la doppia doppia di Pape (15 punti e 20 rimbalzi) sono stati l’asse portante. Va comunque considerata l’assenza di Sane (miglior rimbalzista del campionato) fra gli ospiti e quella di Nzege nei Tigers. Il primo allungo è bianconero, 18-10 al 6’, ma poi svarioni vari danno un +1 alla prima pausa: 24-23. Entrata di secondo quarto dove il parziale ospite è di 11-0 a cavallo dei due quarti (24-32), poi si scende gradatamente fino al -12 (34-46) al 7’ prima di un risveglio bianconero con il 7-0 del 41-46 a metà gara. Terzo quarto con il Lugano a rincorrere: dal 45-52 al 4’ al 53-52 firmato da un efficiente Kovac al 6’. Poi 59-58 al 30’, 58 -64 dopo 3’ e zampata da 8-0 che porta i padroni di casa sul 67-64. Quando Carey mette finalmente una tripla (finirà con 1/10) e un canestro da 2, il vantaggio sale a +9 (76-67 al 7’). Poi, come successo a Basilea, i bianconeri sbagliano non poco, il Nyon ringrazia e mette un 7-0 che tiene tutti sospesi come la tripla che non entra. Per fortuna arrivano due punti. Un’aggiunta stucchevole: ancora una volta Porter si è rifiutato di entrare in campo a una manciata di minuti dalla fine, e non è la prima volta.
Mi chiedo cosa si aspetti a fargli fare le valigie dato che non è né utile alla squadra né all’etica. Certi atteggiamenti non possono essere accettati da un professionista.
Poco da dire stavolta sulla Spinelli, che ha fatto un sol boccone del Pully, con l’88-119 finale che è sufficiente a dare un’idea dello strapotere ticinese in campo: 22 punti Dusan Mladjan, 10 Colter, 14 Chuwku, 15 Molteni, 22 Miljanic e 40 rimbalzi a 19. Infine in campo femminile per il Riva nulla da fare sul terreno di
Nyon, troppa la differenza globale delle vodesi al cospetto delle giovani di Montini, sconfitte 83-64 e ancora a caccia del primo successo stagionale. Sarà importante mantenere grinta e fiducia sino alla fine: tutto quanto non ti distrugge ti migliora.