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Sofferta fino all’ultimo

Il Lugano gioca con il fuoco ma alla fine ottiene i due punti con il Nyon. Vince anche Massagno, ancora ko il Riva.

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Si è chiuso con due vittorie ticinesi il doppio turno di A disputato tra venerdì e ieri in campo maschile, con Massagno che dopo aver superato a fatica il fanalino di coda Swiss Central è andato a imporsi più agevolment­e sul campo del Pully penultimo, mentre il Lugano si è rifatto del ko in terra renana superando in casa il Nyon.

I Tigers hanno vinto 76-74 all’ultimo secondo, con il tiro da 3 dei vodesi che si è stampato sul ferro a fil di sirena. Una partita molto povera di contenuti tecnici fra due squadre che lottano per l’ottavo posto, con un pareggio che, se contemplat­o nel basket, sarebbe stato più equo. In campo non si è visto niente del Lugano ammirato contro Massagno. Un complesso senza mordente difensivo per oltre 30 minuti, con errori marchiani e svagatezze varie, mentre l’attacco ha funzionato a singhiozzo. Vincere di 2 punti quando si prendono 50 rimbalzi, 20 dei quali in attacco, contro i 35 dell’avversario (4 in fase offensiva), è tutto dire. Il 14/21 (29 punti) di Williams e la doppia doppia di Pape (15 punti e 20 rimbalzi) sono stati l’asse portante. Va comunque considerat­a l’assenza di Sane (miglior rimbalzist­a del campionato) fra gli ospiti e quella di Nzege nei Tigers. Il primo allungo è bianconero, 18-10 al 6’, ma poi svarioni vari danno un +1 alla prima pausa: 24-23. Entrata di secondo quarto dove il parziale ospite è di 11-0 a cavallo dei due quarti (24-32), poi si scende gradatamen­te fino al -12 (34-46) al 7’ prima di un risveglio bianconero con il 7-0 del 41-46 a metà gara. Terzo quarto con il Lugano a rincorrere: dal 45-52 al 4’ al 53-52 firmato da un efficiente Kovac al 6’. Poi 59-58 al 30’, 58 -64 dopo 3’ e zampata da 8-0 che porta i padroni di casa sul 67-64. Quando Carey mette finalmente una tripla (finirà con 1/10) e un canestro da 2, il vantaggio sale a +9 (76-67 al 7’). Poi, come successo a Basilea, i bianconeri sbagliano non poco, il Nyon ringrazia e mette un 7-0 che tiene tutti sospesi come la tripla che non entra. Per fortuna arrivano due punti. Un’aggiunta stucchevol­e: ancora una volta Porter si è rifiutato di entrare in campo a una manciata di minuti dalla fine, e non è la prima volta.

Mi chiedo cosa si aspetti a fargli fare le valigie dato che non è né utile alla squadra né all’etica. Certi atteggiame­nti non possono essere accettati da un profession­ista.

Poco da dire stavolta sulla Spinelli, che ha fatto un sol boccone del Pully, con l’88-119 finale che è sufficient­e a dare un’idea dello strapotere ticinese in campo: 22 punti Dusan Mladjan, 10 Colter, 14 Chuwku, 15 Molteni, 22 Miljanic e 40 rimbalzi a 19. Infine in campo femminile per il Riva nulla da fare sul terreno di

Nyon, troppa la differenza globale delle vodesi al cospetto delle giovani di Montini, sconfitte 83-64 e ancora a caccia del primo successo stagionale. Sarà importante mantenere grinta e fiducia sino alla fine: tutto quanto non ti distrugge ti migliora.

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TI-PRESS/CRINARI Williams ha fatto la differenza con 29 punti (14 su 21 al tiro)

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