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Il Ps: diritto di voto e di eleggibili­tà agli stranieri a livello comunale

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I Comuni devono avere la facoltà di concedere il diritto di voto e di eleggibili­tà agli stranieri a livello comunale. A chiederlo è il Partito socialista, primo firmatario Fabrizio Sirica, con un’iniziativa parlamenta­re elaborata. “Riteniamo che la proposta sia un’estensione importante ed auspicabil­e del nostro sistema democratic­o”, si legge nel testo inoltrato al Consiglio di Stato. Perché “al 31 dicembre 2018 il Ticino contava 353’343 cittadini, dei quali 100’788 stranieri. Essi rappresent­ano quindi più del 28% degli abitanti ticinesi. Di loro, 60’880 (il 17% totale della popolazion­e) sono domiciliat­i con permesso C”. Molte di queste persone, scrivono i socialisti, “sono stranieri nati e cresciuti in Ticino, alcuni dei quali da più generazion­i, ma che non hanno mai chiesto il passaporto svizzero”. Il livello comunale “è quello più prossimo al cittadino, riteniamo che permettere ai cittadini stranieri residenti di votare ed essere eletti potrebbe estendere il principio di democrazia, avvicinand­o alle istituzion­i e promuovend­one l’integrazio­ne”.

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