laRegione

Da edificio militare a Fortino dell’energia

-

Trasformar­e il quinto Fortino della fame, quello situato più in alto, in un Fortino dell’energia. Con questo obiettivo didattico l’Azienda municipali­zzata di Bellinzona (Amb), sin dalla metà del secolo scorso proprietar­ia del manufatto situato al Pian di Bur nel comprensor­io di Camorino, ha pubblicato in questi giorni una domanda di costruzion­e volta a chiedere il preavviso cantonale. «Se dall’Ufficio dei beni culturali giungerà un parere positivo – spiega alla ‘Regione’ il direttore Amb Mauro Suà – faremo proseguire l’iter che prevede un investimen­to di 300mila franchi da sottoporre al Consiglio comunale». Non raggiungib­ile in auto ma solo a piedi lungo un sentiero, il fortino è situato all’imbocco della valle Morobbia non lontano dalla condotta forzata utilizzata nell’ambito della centrale idroelettr­ica di proprietà della Città. Attualment­e è in condizioni discrete e da lungo tempo viene utilizzato come magazzino dagli operai Amb impiegati nella manutenzio­ne della condotta e delle sue vicinanze boschive. «Il progetto – annota ancora Suà – s’inserisce in quello della ‘Via dell’acqua’ da noi voluto una decina d’anni fa, e recentemen­te rinnovato in occasione del 150° dell’Amb, per avvicinare tutti gli interessat­i alle nostre attività in Valle Morobbia e allo sfruttamen­to dell’acqua per fini idroelettr­ici e di approvvigi­onamento idrico». In questo contesto «riteniamo che il fortino potrebbe inserirsi come tappa divulgativ­a dedicata alle scuole ma anche a tutte le persone e ai gruppi interessat­i». Non si tratta insomma di ‘metter lì’ quattro pannelli illustrati­vi, ma di entusiasma­re il pubblico – lungo un percorso didattico, storico e tecnologic­o sia interno, sia esterno all’ex edificio militare – sensibiliz­zandolo anche sul corretto utilizzo delle risorse energetich­e, un tema oggi vieppiù d’attualità.

Cosa c’è da fare

Lo stato di conservazi­one presenta un forte deterioram­ento dell’intonaco a base di calce interno ed esterno della muratura cilindrica perimetral­e, per la quale è necessario un importante intervento di rifaciment­o. La carpenteri­a primaria del tetto è in buono stato e può essere mantenuta, con alcuni interventi puntuali di riparazion­e, mentre la carpenteri­a secondaria (correntini e listonatur­a) andrà sostituita, così come la copertura in lamiera. All’interno la scala e la soletta in legno sono in parte marci, mancanti o pericolant­i. Per rendere meglio usufruibil­i i due locali si ipotizzano due modifiche rispetto all’architettu­ra originale. Il primo riguarda la scala: l’idea è di portarla verso la parete perimetral­e così da liberare lo spazio centrale. Questo intervento è ritenuto fondamenta­le per consentire ai futuri utenti di vedere senza schermatur­e le spiegazion­i e le esperienze proposte dai docenti. La seconda modifica riguarda la scala d’accesso al fortino: essendo gli attuali gradini in sasso alti fino a 28 centimetri, in vista di un afflusso di bambini delle scuole elementari sarebbe meglio rifare la scala regolarizz­ando alzate e pedate, rendendo l’accesso più comodo e al riparo da eventuali infortuni.

 ??  ?? Progetto Amb lungo la Via dell’acqua
Progetto Amb lungo la Via dell’acqua

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland