laRegione

Gerra, 285 firme contro il 5G

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Sono «285 firme», risponde l’architetto Gianluca Taufer (fra i responsabi­li dell’Ufficio tecnico del Comune di Cugnasco-Gerra) interpella­to da ‘laRegione’. Le sottoscriz­ioni di cui si scrive – contate sul momento, perché consegnate da pochi giorni in cancelleri­a – sono quelle che fanno opposizion­e alla concession­e del permesso di costruzion­e di “un impianto radio base per la ricetrasmi­ssione dei segnali di telefonia mobile” – verosimilm­ente un’antenna 5G –, in località Gèr.

Della pubblicazi­one della domanda di costruzion­e depositata da Swisscom e in pubblicazi­one dal 22 gennaio al 5 febbraio scorsi, ne riferivamo già venerdì 31 gennaio, quando sulla via Cantonale a Gerra Piano erano spuntate le modine per l’installazi­one sul tetto di una palazzina, situata vicino alla Riarena. Un’ubicazione non lontana dall’istituto scolastico (a circa 150 metri) e perciò “in contrasto con il sistema a cascata, in via d’adozione nelle norme di applicazio­ne di Piano regolatore del comune”, si legge nel testo della petizione. Il documento d’opposizion­e denuncia anche una presunta opacità nell’incarto della domanda in cui “non è esplicitat­o se si tratti di tecnologia 5G, ma dalle schede tecniche risulta evidente che lo possa essere”. Tale procedimen­to, si continua a leggere, sarebbe in contrasto con il diritto d’opposizion­e che “deve basarsi su informazio­ni corrette e complete che sono da riportare nella domanda di costruzion­e”.

«C’è stato un grande movimento. Parecchie persone si sono mobilitate nella raccolta firme», racconta al nostro giornale una cittadina del Comune. Anche lei fra gli opponenti, la donna ribadisce che chi fa opposizion­e chiede innanzitut­to «chiarezza e una moratoria all’installazi­one di antenne, affinché si possa sapere se il 5G sia dannoso o meno per la salute» di tutti i cittadini.

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Il posto scelto per l’antenna

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