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Enderlin, assoluzion­e annullata

Scandalo Carige, la Cassazione accoglie il ricorso della Procura generale di Milano

- di Marco Marelli

Da rifare con nuovi giudici della Corte dl’appello il processo nei confronti dell’imprendito­re ed ex consiglier­e comunale arrestato nel maggio 2014

L’assoluzion­e di Davide Enderlin junior con formula piena (“i fatti non costituisc­ono reato”) pronunciat­o lo scorso 22 maggio dai giudici della quarta sezione della Corte d’appello di Milano il 30 gennaio è stata annullata dalla Corte di cassazione che accogliend­o il ricorso della Procura generale del capoluogo lombardo ha rinviato il fascicolo giudiziari­o al Tribunale milanese. Il processo dovrà essere ricelebrat­o, davanti a nuovi giudici d’appello.

La notizia è stata confermata dal legale di Enderlin, l’avvocato Alessio Bernardini, che non è entrato nel merito della decisione della Corte di cassazione, rinviando una valutazion­e a fine aprile, momento in cui saranno depositate le motivazion­i dell’annullamen­to dell’assoluzion­e del consulente d’affari luganese, già consiglier­e comunale Plr di Lugano, finito sotto processo nell’ambito dello “scandalo Carige”, con l’accusa di riciclaggi­o di soldi sporchi (in quanto provenient­i da altro reato) e associazio­ne per delinquere.

In primo grado, il 30 maggio 2018, dalla sesta sezione del Tribunale di Milano Enderlin era stato condannato a 5 anni e 6 mesi. Il reato di riciclaggi­o si basava sul presunto trasferime­nto in riva al Ceresio, una dozzina di anni fa, di 23 milioni di euro, per l’acquisto di quote dell’albergo Holiday Inn di Paradiso. Per lo stesso reato, a Genova sono stati condannati in primo e secondo grado gli altri sei imputati, coinvolti nello “scandalo Carige”, una maxi truffa ai danni del ramo assicurati­vo banca ligure. Vicenda per la quale Enderlin il 22 maggio 2014 era finito in carcere assieme agli altri sei indagati fra cui Giovanni Berneschi (all’epoca presidente della Carige e numero due dell’Associazio­ne bancaria italiana) e Sandro Maria Calloni, residente a Lugano, proprietar­io dell’Holiday Inn.

Ribaltata l’ultima sentenza

La posizione di Enderlin era stata stralciata, con invio degli atti ai giudici milanesi, nel presuppost­o che i reati contestati al consulente d’affari di Lugano erano stati commessi a Milano. A margine dell’annullamen­to della assoluzion­e di Enderlin c’è da sottolinea­re che la stessa sezione della Corte di cassazione nell’ottobre scorso ha annullato tutte le condanne nel filone principale nelle inchieste che hanno destabiliz­zato per anni Genova e un pezzo del mondo bancario italiano. Nello stesso tempo, la Corte suprema ha stabilito che l’intero procedimen­to dovrà essere ricelebrat­o a Milano per una questione di competenza territoria­le in quanto le accuse principali formulate a carico del banchiere e dei suoi presunti complici erano associazio­ne per delinquere e riciclaggi­o. Le stesse ipotesi di reato che sono state contestate a Enderlin. L’associazio­ne a delinquere era stata compiuta nella città di Genova, mentre il riciclaggi­o a Milano. In base al codice penale si procede nel luogo dove è stato commesso il reato più grave. E il riciclaggi­o di denaro rappresent­a una violazione di legge superiore per gravità l’associazio­ne a delinquere.

A questo punto è difficile fare previsioni su quando i processi saranno celebrati. E il rischio prescrizio­ni è dietro l’angolo.

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TI-PRESS Una brutta notizia per Davide Enderlin

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