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Per Pelletier è di nuovo tempo... di festa. ‘Una parola, disciplina’

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Lugano – Quello di stasera per Serge Pelletier è un derby davvero speciale. Infatti è il suo primo in qualità di headcoach sulla panchina del Lugano. «Ho sempre detto che, quando si parla di derby, si può tranquilla­mente parlare di festa dell’hockey ticinese», esordisce il 54enne tecnico del Québec. «Una partita – aggiunge – che affrontiam­o con grande entusiasmo, perché siamo reduci da un periodo positivo e vogliamo continuare su questa strada». Nei quattro precedenti derby, però, erano arrivate tre sconfitte: «Difficile per me dare dei giudizi, a quel tempo io non c’ero, ed è praticamen­te impossibil­e giudicare lo stato d’animo che accompagna una sconfitta quando non sei coinvolto direttamen­te nell’evento. Tutto ciò che posso dire è che questa sera si parte dallo 0-0: abbiamo avuto il tempo in questi giorni per preparare la partita nel modo giusto e abbiamo apportato degli accorgimen­ti per affrontare l’Ambrì nel modo migliore».

Quale potrebbe essere la chiave del successo? «Penso che proprio l’ultima partita persa a Bienne ci abbia dato uno spunto: la disciplina. Abbiamo ‘regalato’ tre reti al nostro avversario con altrettant­e nostre inutili penalità. Stasera il livello della disciplina dovrà essere il più alto possibile».

Certo che dev’essere un’emozione vivere un derby sulla panchina del Lugano e affrontare la squadra dove sei proprio tu a detenere il record di presenze come allenatore... «No, nessuna in particolar­e – risponde preciso –. Direi, più che altro, che le emozioni mi accompagna­no costanteme­nte da quando ho assunto questo incarico. E, più si avvicina l’appuntamen­to con il derby, più sento che l’ambiente è carico, per una partita dalle mille sfaccettat­ure».

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KEYSTONE Direttore d’orchestra

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