‘Cinque squadre per due posti, ma noi abbiamo poco da perdere’
Ambrì – Venne il giorno in cui l’allievo affrontò il maestro. E ne ha fatta di strada Luca Cereda, da quando – era la metà degli anni Duemila – l’oggi trentottenne tecnico di Sementina si faceva catechizzare in panchina da Serge Pelletier. «A dire il vero, il primo ricordo che ho di quei tempi sono le scommesse sulle partite di calcio nello spogliatoio, a cui partecipavamo entrambi. Giocavamo cinque franchi ciascuno, ed era ‘Tiz’ (Gianini, ndr) a riscuotere le puntate», racconta divertito. Ma c’è una cosa che, più di altre, Luca Cereda ha ‘rubato’ a Pelletier? «Sì, da lui ho imparato a lavorare con calma e serenità». Quella stessa calma e serenità che Cereda si augura che i suoi sappiano portare in pista oggi a Lugano. «Anche perché – prosegue il tecnico biancoblù – credo che il Lugano sia la squadra più in forma del momento. E sappiamo bene cosa fare: giocare con molta disciplina, togliendo ai nostri avversari tempo e spazio. In caso contrario pagheremo».
Che Lugano ti aspetti? «Una squadra che vorrà vincere per fare il passo decisivo verso i playoff. E credo pure che il 7-2 dell’ultima volta alla Valascia fosse un risultato casuale, a cui si è dato molto risalto soprattutto all’esterno. Noi, invece, stasera andremo in pista per riprendere quel processo che abbiamo ritrovato negli ultimi due weekend sul piano della costanza delle prestazioni.
Costanza che, d’ora in poi, sarà a dir poco fondamentale». Quindi la pressione è tutta sul Lugano? «Io penso che le prime sei ormai siano qualificate per i playoff, quindi rimangono cinque squadre a lottare per le due posizioni che restano – conclude Cereda –. Io non guardo troppo in casa degli altri, ma penso di non raccontare eresie quando dico che la mia squadra è quella che ha meno pressione, e che ha pure meno da perdere».