Weekend da tre punti, il bicchiere è mezzo pieno
Tutto secondo logica per il Biasca, sconfitto dal leader Ginevra (sabato) e venuto a capo l’indomani del Wimmis. Malgrado fossero stati proprio i ticinesi a sbloccare il punteggio, con Camillo Boll, la corazzata romanda, capace non a caso di ottenere 35 punti su 36 disponibili si è imposta 5-1 nonostante la buona prova di Tatti tra i pali. Troppe le occasioni sciupate, lungo l’arco della sfida, per impensierire una formazione come quella ginevrina, in stato di grazia.
Il Biasca ha inoltre dovuto affrontare il weekend, decisivo per le proprie ambizioni, privo del suo condottiero Alberto Orlandi. Fermato da un lieve infortunio, il viareggino ha potuto svolgere unicamente il ruolo di allenatore. Per ovviare alla pesante assenza ha fatto ritorno alle competizioni Cleto Rè, il quale, benché fosse fermo da giugno, ha dimostrato ancora una volta la validità del detto “la classe non è acqua”, disputando due ottime partite. La sfida di domenica contro il Wimmis era la classica partita che vale una stagione per il Biasca. I ticinesi, in caso di sconfitta, avrebbero salutato il treno delle pretendenti al titolo. Con una prova paziente e solida invece gli “indiani” si sono imposti 2-0, grazie alle segnature di Scanavin e Gregorio Boll, un “uno-due” micidiale che in 37 secondi ha steso il Wimmis. Il tempo per riaprire la sfida c’era, ma il Biasca è stato bravo a controllare il gioco e anche quando i bernesi sono riusciti a crearsi delle occasioni pulite per dimezzare lo scarto, Domenech Valls si è dimostrato insuperabile a difesa della porta.
I ticinesi hanno mantenuto intatte le possibilità di staccare l’ultimo biglietto disponibile per i playoff. Dopo la “pausa” dedicata all’Eurolega, che vedrà gli spagnoli del Noia sabato alle 17 al Palaroller, Ruggiero e compagni affronteranno le ultime due della classe. Sei punti sono d’obbligo per tenere accesa la fiamma, in attesa di vedere cosa faranno le dirette avversarie.