Funicolare Angioli, finito il concorso di idee: ‘Riattivatela’
Arrivati i risultati del concorso di idee sulla funicolare: tutti i team ne prevedono la riattivazione Saranno presentate oggi al Municipio le proposte dei quattro gruppi. Bertini: ‘Valorizzando l’intero comparto, l’investimento si giustificherebbe’. Dal
La funicolare degli Angioli va riattivata. I quattro team che hanno partecipato al concorso di idee indetto l’anno scorso dalla Città (cfr. correlato) hanno espresso visioni differenti, ma su un grosso punto concordano tutti: «Il restauro storico della funicolare e la sua riattivazione sono giudicati obiettivi da raggiungere». A confermarlo è Michele Bertini, presidente del collegio d’esperti che ha seguito la procedura del mandato di studio in parallelo, «indispensabile per capire che cosa vogliamo fare di un oggetto storicamente pregiato ma in disuso, inserito in un comparto che sta rifiorendo».
Ultima fra le quattro funicolari di Lugano e Paradiso a venir messa in esercizio nel 1913, collegando la parte alta e quella bassa di Loreto durante il boom turistico della Belle Epoque. Fu dismessa nel 1986. Da allora il comparto – il breve tratto ferroviario, l’adiacente scalinata, la torretta neogotica e la stazione d’arrivo – giace in stato d’abbandono. Viceversa, le vicinanze sono state oggetto di investimenti pubblici e privati ingenti: il Lac, la Stazione Ffs, la Cattedrale. Dopo oltre trent’anni di discussioni e atti parlamentari, anche per l’impianto sembra essere giunta l’ora di essere rivalorizzato. «Questa procedura ci permetterà di effettuare una sintesi di cosa vogliamo e cosa no – osserva il vicesindaco –, io rimango convinto che la Città abbia bisogno di visioni di questo genere. Ora l’obiettivo è passare da un’idea a un progetto». Grazie al concorso è stato in particolare possibile individuare più fasi operative. Una prima comprenderebbe la riattivazione della funicolare vera e propria, l’eventuale costruzione di un pontile – forse anche per imbarcazioni private – antistante all’impianto con servizi di bar/ristorazione, l’apertura al pubblico e la valorizzazione del parco retrostante al Lac, una passerella di collegamento al parco Tassino che passi sopra alla ferrovia, interventi nel parco per favorirne l’attrattività (servizi igenici, bar, chiosco) e a favore della mobilità lenta. A un’ipotetica seconda fase sono invece da ascrivere eventuali lavori all’ex parcheggio del Tcs e nella valle del Tassino. «Lo scopo finale – valuta Bertini – è migliorare la qualità urbanistica della città ma anche creare qualcosa che sia di richiamo turistico».
La riattivazione della funicolare come denominatore comune. Ma anche diverse idee originali su come valorizzare un comparto in ombra. Questi i risultati del concorso di idee al quale hanno partecipato quattro team. Il materiale prodotto fungerà poi da base per l’eventuale concorso d’architettura.
Il capogruppo del gruppo 1 è l’architetto Thomas Schlichting. Come tutti prevede la costruzione di un debarcadero antistante al Lac, ma ciò che più lo caratterizza sono gli approfondimenti sulla mobilità lenta. All’arrivo a monte della funicolare verrebbero creati diversi servizi – posteggi per bici, armadietti, ascensore – e da lì verrebbe proposto il collegamento mediante passerella al parco Tassino. Accento anche sui percorsi ciclopedonali ai piedi di quest’ultimo e nella valle del Tassino. Debarcadero e passerella dalla stazione a monte fino al parco anche per il – capogruppo l’architetto Aldo Nolli –, che ha proposto anche un ingente intervento di copertura della ferrovia. Ipotizzato anche un park & ride all’ex posteggio del Tcs e un uso flessibile dell’area verde per lo svago, lo sport e gli eventi temporanei.
Spostare l’autosilo Motta all’ex Tcs?
Il gruppo 3 – capogruppo l’architetto Mauro Buletti – è l’unico a proporre un collegamento diretto tra l’arrivo della funicolare e il posteggio ex Tcs, precludendo però in tal modo una via più diretta verso la stazione. Molto innovative tuttavia le proposte per l’area ex Tcs: dall’edificazione di uno stabile pubblico, magari con contenuti di supporto al Lac, all’idea di trasferire l’autosilo ora in via Motta creando un parcheggio da 180 posti e permettendo di riqualificare la centralissima via. Opzione questa, però remota. Infine, il gruppo 4 (guidato dall’architetto Quintus Miller). Sono gli unici a proporre la sopraelevazione della torretta di arrivo, ma soprattutto un collegamento sopra la valle del Tassino. Si tratterebbe di una passerella decisamente innovativa e con un’attrattiva turistica: il pedone vivrebbe l’esperienza di camminare al di sopra delle chiome degli alberi e godere del panorama.