Nomina pretori, polemica Ps/Lega sul dopo Zarro
Elezione magistrati: sul dopo Patrizia Zarro a Lugano Ps e Lega divisi su due candidati Polemica in Commissione Giustizia e diritti in vista del rinnovo delle cariche dei togati
Il rapporto lo aveva elaborato lui, presidente della ‘Giustizia e diritti’, ma alla fine Carlo Lepori (Ps) non lo ha firmato. Lo ha invece firmato il suo primo vice Luca Pagani, come si legge nella nota stampa, in cui il deputato popolare democratico viene indicato quale relatore, che la commissione ha diffuso l’altroieri al termine della riunione settimanale. Cos’è successo all’interno della giovane commissione parlamentare ‘Giustizia e diritti’ coordinata da Lepori sul dossier pretori, ovvero sui concorsi usciti lo scorso anno per l’elezione – la prossima primavera da parte del Legislativo cantonale – dei pretori, dei pretori aggiunti e del presidente della Pretura penale per il periodo 1° giugno 2020/31 maggio 2030? È capitato che socialisti e leghisti si sono divisi su due candidati, uno dei quali dovrebbe subentrare a Patrizia Zarro, pretore di Lugano (Sezione 5), che alla fine di questo mandato andrà in pensione per raggiunti limiti di età. Zarro, la sola dei sei pretori della Città che non sarà in corsa per il rinnovo delle cariche, è in quota Lega. Della medesima area politica è l’attuale segretario assessore della Sezione 5 della Pretura di Lugano, cioè Carlo Paris, fra gli aspiranti pretori. Tra questi ultimi c’è pure Rossana Romanelli
Bellomo, in quota Ps, oggi pretore aggiunto, sempre a Lugano, della Sezione 2. Per la successione di Zarro i leghisti sostengono la candidatura di Paris, i socialisti quella di Romanelli Bellomo. Scontato. Ma la discussione nella seduta commissionale di lunedì 3 febbraio non è mancata, come sempre quando aleggia (anche) il manuale Cencelli. Passa una settimana. È lunedì 10, giorno in cui la ‘Giustizia e diritti’ sforna il rapporto, con l’elenco dei candidati che propone – all’indirizzo del plenum del parlamento – di nominare alle cariche di pretore, pretore aggiunto e presidente della Pretura penale. Per quanto concerne il dopo Zarro, la maggioranza della commissione è con la Lega. Non firmano il rapporto (i servizi del Gran Consiglio pubblicheranno il documento nei prossimi giorni) i commissari del Ps.
«Sì, chiedevamo l’elezione di Romanelli Bellomo a pretore – conferma Carlo Lepori, contattato dalla ‘Regione’ –. Ma eravamo anche disposti ad appoggiare la candidatura di Paris a pretore aggiunto. La Lega e la maggioranza commissionale vogliono invece che Paris salga due gradini in un colpo solo. Da segretario assessore a giudice. I leghisti hanno fatto valere in particolare una sorta di diritto per eredità, in altre parole affermano di avere diritto a quel posto di pretore perché Zarro è in quota leghista. Una tesi secondo me un po’ ridicola». Oggi, continua Lepori, «sia il Ps sia la Lega sono sottorappresentati nelle Preture rispetto al Plr e al Ppd. Ricordo tuttavia che lo scorso anno il Gran Consiglio ha designato quale subentrante di Marco Peverelli, anch’egli pretore di Lugano, una candidata in quota Lega. Nel caso specifico si trattava di appoggiare una aspirante, Romanelli Bellomo, che è già pretore aggiunto, dunque già un magistrato, e che per le sue capacità è molto stimata dai giudici della Pretura di Lugano. Per il Ps avrebbe dovuto prevalere l’aspetto meritocratico, dato che oltretutto fra pretori e pretori aggiunti gli equilibri politici non sarebbero mutati. Lega e maggioranza della ‘Giustizia e diritti’ hanno imboccato un’altra strada». Rileva da noi interpellato il leghista Mauro Minotti, membro della commissione: «I socialisti volevano mettere una loro candidata, ma per noi è molto importante che ci sia una continuità anche a livello di area politica». Nel senso che «come Lega siamo già sottorappresentati a livello di posti. Nel caso la maggioranza commissionale si fosse schierata con la candidata proposta dal Ps la situazione sarebbe diventata ancora più assurda, visti i nostri numeri. Se l’uscente è di area leghista è giusto che pure chi subentra lo sia». Anche se, essendo segretario assessore, risulta essere un gradino sotto un pretore aggiunto? Minotti ha le idee chiare: «Sì, perché la continuità è necessaria. E un segretario assessore può avere l’esperienza e le capacità necessarie per far fronte con consapevolezza ai propri compiti».