Sentenza a favore di Rorè Viva
Rorè Viva può continuare a detenere la maggioranza dei seggi (3 su 5) del Municipio di Roveredo, di cui uno occupato dal sindaco Guido Schenini, mentre gli altri due da un esponente del Partito liberale democratico e da uno di Rorè etica. Con la sua recente decisione, il Tribunale amministrativo grigionese (Ta) conferma la sua sentenza di agosto 2019, che era stato chiamato a rivalutare dopo che un ricorso da parte degli avversari politici di Rorè Viva (il Pld e il municipale estromesso Ivano Boldini) era stato accolto parzialmente dal Tribunale federale (Tf). In attesa della decisione del Ta, negli ultimi mesi un esponente di Rorè
Viva – Moreno Lussana – si era autosospeso e può dunque ora rientrare nell’esecutivo. Non è però escluso che anche quest’ultima sentenza venga impugnata e, prima della crescita in giudicato della stessa, non si può dunque mettere la parola fine alla vicenda giudiziaria iniziata a seguito delle elezioni comunali svoltesi a ottobre 2018.
Il ribaltone a favore di Rorè Viva era avvenuto nell’estate 2019, quando il Ta aveva convalidato due schede ritenute nulle dall’Ufficio elettorale comunale, escludendo di fatto dal Municipio il Pld Ivano Boldini. Come spiega alla ‘Regione’ Fabrizio Keller, avvocato di Rorè Viva e di
Schenini, il Ta ha stabilito che il partito di maggioranza ha almeno quattro voti in più rispetto agli avversari. Rimane per ora pendente un altro strascico giudiziario delle elezioni comunali, ovvero la denuncia contro ignoti inoltrata da Schenini alla Procura per frode elettorale e falsità in documenti, eventualmente falsità in atti formati da pubblici ufficiali o funzionari, appropriazione indebita e furto. A seguito della denuncia, basata sulle schede di voto in bianco ma con timbro ufficiale inviate anonimamente a Boldini, non è per il momento stato aperto un procedimento formale, ma sono stati fatti degli interrogatori.