Non badarono a spese nobili facoltosi e un ministro
Il 13 agosto 1798 il marchese Luigi Caccia Piatti di Novara ottiene l’appezzamento dalla Collegiata di San Vittore a Intra e due anni dopo inizia a costruirvi la sua residenza estiva. Successivamente cede il tutto a Giuseppe Prina, già ministro di Carlo IV di Savoia e poi ministro del regno italico napoleonico. Prina costruì la prima versione della villa, conglobandovi una torre medievale. In seguito, a quanto pare, morì linciato dalla folla durante i tumulti dell’aprile 1814 a Milano. Nel 1840 la proprietà passa ai Ballabio, poi al Conte Casanova
e nel 1848 all’industriale cotoniero Frova, che nel 1860 la vendette al principe polacco Poniatowski. Quest’ultimo rifece tutta la villa, dandole l’aspetto che si poteva ammirare fino a poco tempo fa, prima che la torre e un’ala crollassero sotto il peso dell’incuria. Nel 1868 la lussuosa dimora e gli arredi (poi dispersi) furono messi all’asta. I muri furono comprati da Carlo Franzosini, facoltoso abitante di Intra, che fu sindaco e deputato. A lui si devono l’estensione del parco e la messa a dimora di specie esotiche. Ma pure la costruzione delle scuderie. Nel 1881 il comparto passò di mano un’altra volta: nuovo proprietario era il nobiluomo milanese Guiscardo Barbò, marchese di Soresina, che abitò la villa fino al 1922. Capelli rossi e barba fluente, il marchese incuteva soggezione e timore. Anche quando lasciò Intra, la dimora mantenne il suo nome. Infine, nel 1923, la proprietà fu ceduta all’industriale tessile trentino Giorgio Poss, il cui figlio Alessandro, nel 1940, ingrandì ulteriormente il parco. Una quarantina di anni fa l’ultimo passaggio a Zanni.