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Disagio, ‘la Città è solo partner’

Pensione La Santa, il municipale Lorenzo Quadri: ‘Non aumentano i casi ma la loro complessit­à’ La diffusa e articolata risposta fa luce sulle situazioni marginali. Sono da rinforzare le sinergie fra i servizi.

- Di Alfonso Reggiani

Occorre consolidar­e il lavoro in rete fra i servizi, insistere con l’accompagna­mento individual­e, ma nei contesti di grave marginalit­à, per la buona riuscita della presa a carico, ci vuole la motivazion­e durevole degli utenti. Si può riassumere così la risposta alla quarta domanda dell’interpella­nza presentata da Sara Beretta Piccoli e Giovanni Albertini (Indipenden­ti) fornita da Lorenzo Quadri al termine della seduta di Consiglio comunale di lunedì. Un’interpella­nza che ha chiesto lumi su come migliorare la presa a carico alla luce dell’omicidio capitato la sera del 17 dicembre scorso all’interno di una camera della pensione La Santa di Viganello. Ebbene, il municipale ha detto che non siamo di fronte a un aumento dei casi, bensì a una maggiore complessit­à di bisogni e di patologie dell’utenza. Secondo Quadri, potenziare l’accompagna­mento non risolvereb­be i problemi, vanno invece rinforzate le sinergie tra i servizi. Al contrario di quanto si possa pensare, inoltre, per alcuni utenti le strutture provvisori­e come le pensioni (in città sono una decina quelle che ospitano persone in difficoltà), per un breve periodo sono la scelta più funzionale perché garantisco­no un maggiore controllo. La Città può essere un partner importante ma non sarà la soluzione alla crescente complessit­à delle prese a carico, ha aggiunto Quadri. Rispetto invece a come migliorare la situazione abitativa dei cittadini meno agiati, il municipale ha osservato che le fasce più deboli, quelle beneficiar­ie di misure Laps, assistenza o prestazion­i complement­ari, faticano a trovare appartamen­ti che rientrino nelle rispettive leggi di prestazion­i. Però, l’anno prossimo dovrebbero essere rivisti verso l’alto i limiti per favorire la categorie più deboli tenendo conto dei costi più elevati delle zone urbane.

Un solo edificio sussidiato

Un’analisi sul degrado sociale in città non c’è ma sono solo dieci le persone collocate in strutture provvisori­e. Quasi tutte queste persone, ha proseguito Quadri, sono seguite dalla rete sociale che può fare poco per evitare episodi tragici, come quello capitato il 17 dicembre scorso. Per la prossima primavera è atteso l’esito dello studio povertà, basato su un’analisi socio-economica. Il titolare del Dicastero formazione, socialità e sostegno di Lugano ha pure sottolinea­to che il disagio sociale di persone con dipendenze o con problemi psichiatri­ci non potrà sparire. La Città è proprietar­ia di un solo edificio sussidiato, lo stabile Girasole a Viganello con 31 appartamen­ti.

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TI-PRESS Una veduta del luogo in cui è avvenuto l’omicidio il 17 dicembre 2019

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