Piange il telefono (e il web)
L’altra sera comunicazioni e internet Swisscom fuori servizio in Ticino e oltre Gottardo Il secondo guasto in un mese ha ‘staccato’ sia la rete fissa che quella mobile. Impossibili anche le chiamate d’emergenza. Ufcom apre un’indagine.
È stato un «errore umano multiplo» durante i «lavori di manutenzione volti ad ampliare la capacità della rete» ad aver causato la seconda grande panne dei servizi di comunicazione Swisscom in meno di un mese, martedì tra le 22.33 e mezzanotte e 10. A confermarlo è la portavoce della compagnia di telecomunicazioni Ivana Sambo parlando a laRegione. La panne si è gradualmente risolta quando i lavori «sono stati interrotti ed è stata ripristinata la situazione precedente».
«Stiamo ancora valutando come possa essere successo», commenta Sambo. Ad essere toccati sono stati tutti i servizi basati su Ip «in tutta la Svizzera». Ciò significa in pratica tutti i servizi digitali Swisscom. Compresa la rete telefonica fissa, convertita nel corso del 2018 al digitale, con il progressivo abbandono della telefonia analogica. Parzialmente fuori servizio, come noto, anche i numeri di emergenza (112, 117, 118, 143, 144 e 147). Alcune chiamate di soccorso sono state deviate «verso destinazioni alternative predefinite» che hanno funzionato in alcuni casi e «in altri no». Un problema oggettivamente grave che si era già presentato lo scorso 17 gennaio a causa, anche in quel caso, di una panne Swisscom. «Ci stiamo occupando immediatamente di questo aspetto con le organizzazioni che gestiscono le chiamate d’emergenza e stiamo verificando la loro raggiungibilità alternativa (ad esempio col cellulare)», rileva Sambo.
La dismissione del telefono analogico (quello, per intenderci, che bastava collegare alla presa a muro e non aveva bisogno di corrente elettrica) aveva causato qualche remora due anni fa. Tra i rischi citati vi era proprio l’impossibilità di raggiungere i servizi d’emergenza. Il caso citato era però quello del blackout (i servizi telefonici digitali necessitano di un router acceso). Dopo questi due guasti, chiediamo a Sambo, vi siete pentiti della mossa? «La realtà è che la telefonia di rete fissa finora utilizzata, sviluppata oltre 100 anni fa, non era ormai più in grado di soddisfare le attuali esigenze della clientela – commenta –. Inoltre il passaggio al sistema Ip permette anche di impiegare un’unica tecnologia di trasmissione per varie funzioni: telefono, internet, dati e tv». Sta di fatto che i servizi Ip (Internet protocol), pur ampiamente usati per numerose funzioni, poggiano su una rete sempre più complessa e di difficile gestione. «La telefonia di rete fissa convenzionale era comunque giunta al termine naturale della sua vita: questo comportava una crescente difficoltà nel reperire gli elementi di ricambio, oltre a rendere impossibile l’impiego a medio termine di questa tecnologia». “Sarà effettuata un’indagine approfondita delle cause”, ha indicato intanto l’Ufficio federale delle comunicazioni (Ufcom) a Keystone-Ats. In base alla legge sulle telecomunicazioni, infatti, Swisscom è tenuta a garantire l’accesso ai servizi di chiamata d’emergenza. Di fatto, rileva Sambo, ogni azienda di telecomunicazioni «deve garantire ai propri clienti l’accesso alle centrali di chiamata d’emergenza» mentre «le organizzazioni di emergenza possono decidere autonomamente a chi affidarsi per i servizi di allacciamento».
«Oltre ai clienti, anche Swisscom stessa è stata colpita da questo guasto – rileva la portavoce –. Di conseguenza, non è stato possibile effettuare il controllo a distanza. Da un lato, ciò ha reso più difficile mobilitare gli specialisti disponibili e, dall’altro, ha ritardato l’analisi e l’eliminazione del guasto». Attualmente «tutti i sistemi sono sotto intenso monitoraggio».
Swisscom «si scusa formalmente per questo guasto»: «Non corrisponde in alcun modo agli standard che pretendiamo da noi stessi».