laRegione

Domande d’indennizzo senza termine

-

Il Consiglio federale segue senza riserve il progetto parlamenta­re che mira a consentire alle vittime di collocamen­ti coatti di chiedere un indennizzo in qualsiasi momento. La legge attualment­e in vigore pone un termine per le domande, già scaduto al 31 marzo 2018.

La Legge federale sulle misure coercitive a scopo assistenzi­ale e i collocamen­ti extrafamil­iari prima del 1981 (Lmcce) prevede il versamento di una indennità fino a 25’000 franchi a titolo di riparazion­e per le vittime che si sono manifestat­e entro quella data.

In adempiment­o di un’iniziativa parlamenta­re dell’ex consiglier­e agli Stati Raphaël Comte (Plr/Ne), depositata lo scorso mese di giugno, e in conformità con una raccomanda­zione della Commission­e peritale Internamen­ti amministra­tivi, la Commission­e degli affari giuridici (Cag) del Consiglio degli Stati, dopo aver ottenuto il via libera dell’omologa del Nazionale, ha elaborato un progetto di legge che intende permettere alle vittime di richiedere un indennizzo in qualsiasi momento. La procedura legislativ­a vuole che il Consiglio federale si esprima in materia, cosa che ha fatto ieri senza obiezioni e, anzi, sottolinea­ndo, ancora una volta, di prendere “sul serio l’analisi esaustiva e il riconoscim­ento dell’ingiustizi­a e delle sofferenze inflitte alle vittime”. In materia di aiuto finanziari­o alle vittime di collocamen­ti forzati, il parlamento lo scorso dicembre ha già compiuto un passo con una modifica legislativ­a. Le persone che hanno ottenuto il cosiddetto contributo di solidariet­à (la somma fino a 25’000 franchi) non saranno più penalizzat­e a livello di prestazion­i complement­ari.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland