Polveri fini: per ora nessun obbligo a sostituire i camini
Prima d’introdurre l’obbligo di sostituire i vecchi impianti di riscaldamento a legna e altri aiuti cantonali per ridurre le polveri fini in Mesolcina, il Governo retico intende proseguire sulla via della sensibilizzazione alla popolazione, chiedendo ai Comuni maggior impegno. Rispondendo ieri mattina in Gran Consiglio durante l’ora delle domande alla deputata indipendente Nicoletta Noi-Togni (San Vittore) che esortava i Grigioni a introdurre nuovi provvedimenti per migliorare la qualità dell’aria nella Bassa Mesolcina, il consigliere di
Stato Jon Domenic Parolini si è rammaricato per la scarsa partecipazione della popolazione locale alle misure previste dal Cantone per ridurre l’inquinamento, con l’adozione di appositi filtri sui camini e la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento e stufe a legna. Il consigliere di Stato ha fatto notare che sono state meno di una ventina le richieste giunte al servizio di consulenza implementato nel 2014 dal Cantone per il passaggio a sistemi di riscaldamento più efficienti e a una corretta gestione degli impianti a combustione
alimentati a legna e a energie fossili.
Oltre i limiti per molti giorni di fila
Nella sua domanda, Noi-Togni evidenziava che le misurazioni eseguite quest’anno a San Vittore (Comune del quale è sindaca) hanno rilevato che il limite imposto dall’Ordinanza federale per le polveri fini (PM10) è stato superato per molti giorni consecutivamente. Perciò Noi-Togni auspica ora un intervento più incisivo da parte del Cantone, sia sul piano operativo che su quello degli incentivi finanziari alla popolazione. Parolini ha però ribadito che le ragioni dell’ormai annosa alta concentrazione di inquinanti in valle sono da ricercare principalmente negli impianti di riscaldamento in uso. Sull’incidenza del traffico di transito della vicina A13, Parolini ha concluso che i camion di nuova generazione inquinano molto meno rispetto a quelli in circolazione un tempo. Nel suo intervento Noi-Togni chiedeva altresì l'implementazione di un servizio di allarme in caso di superamento dei valori soglia.