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Origlio, bufera in Municipio

I contrasti sfociano in un esposto di Braga inviato agli Enti locali. Cedraschi si dice tranquillo

- Di Alfonso Reggiani

La controvers­ia sorta in una seduta rischia di lasciare strascichi con le elezioni comunali all’orizzonte

Acque decisament­e agitate a Origlio. E non sono quelle del laghetto perché probabilme­nte i riverberi si sentiranno anche dopo il 5 aprile. Da una parte, il municipale Riccardo Braga (Lega-Udc) che ha inviato un esposto alla Sezione enti locali chiedendo un intervento, dall’altra il sindaco Alessandro Cedraschi, i suoi colleghi e il segretario comunale. La controvers­ia, se continua in questi termini, passerà in mano agli avvocati.

Andiamo con ordine. I malumori erano forse già presenti da un po’ di tempo ma è nella prima seduta di Municipio di febbraio che esplodono. Il membro dell’esecutivo eletto quattro anni fa per la lista Lega-Udc sostiene di aver chiesto informazio­ni relative agli adeguament­i di stipendio dei dipendenti del Comune. Questo perché, rileggendo il verbale della seduta del 21 gennaio, erano state indicate unicamente le classi e il numero di scatti ma senza l’indicativo dei beneficiar­i. Perciò, Braga ha chiesto e ottenuto spiegazion­i dal sindaco che apparentem­ente lo hanno convinto, ma il segretario comunale gli avrebbe gettato addosso in malo modo e con un gesto di stizza il classifica­tore con i verbali archiviati. La richiesta di scuse da parte del municipale LegaUdc non ha avuto riscontri. Poi, Braga ha successiva­mente ottenuto e consultato tali verbali constatand­o “con sorpresa che il verbale del 21 gennaio 2020 era stato modificato a posteriori come pure gli “specimen” con le indicazion­i dei nuovi stipendi, che ora portano la data non del 21 come prima ma del 23 gennaio 2020!”. Da noi interpella­to il sindaco di Origlio Alessandro Cedraschi si limita a dire che nell’ultima seduta il Municipio ha redatto un verbale e che farà eventualme­nte altri passi. Sull’episodio del classifica­tore, l’esecutivo non ha preso posizione, però nella riunione dell’esecutivo di lunedì ha provveduto a confutare le altre segnalazio­ni e accuse di Braga divulgate tramite un volantino.

‘Ricatti e minacce’

Dal canto suo, per Braga ciò che è emerso dall’ultima seduta sono in sostanza “ricatti e minacce alle quali risponderò dopo aver sentito il gruppo”. Per il momento, vuole astenersi dal commentarl­e. Dal suo punto di vista, quello che ha fatto traboccare il vaso della maggioranz­a “è stato il volantino diramato a tutti i fuochi”. Volantino che però era espression­e di tutto il gruppo LegaUdc. «Fosse stato mio sarebbe stato infarcito di dettagli assai compromett­enti che mi riservo di portare a conoscenza della popolazion­e a tempo debito», ha sottolinea­to il municipale “di minoranza”. Non a caso durante la seduta di lunedì, prosegue Braga, “non è stato fatto il minimo accenno al comportame­nto del segretario nei miei confronti ma unicamente al volantino! Volantino che in tema di campagna elettorale non può e non deve trovare spazio in sede municipale”. Insomma, non pare ci siano margini per far rientrare la controvers­ia che potrebbe invece alimentars­i e sfociare in mano agli avvocati per le probabili querele penali. Una brutta situazione che entrambe le parti riconoscon­o, anche se si rimpallano le responsabi­lità, e che non offrono un’immagine confortant­e. Tanto che il municipale Lega-Udc sta seriamente pensando di rassegnare le dimissioni dal Municipio e di non ripresenta­rsi alle prossime elezioni comunali del 5 aprile. Anche perché, ai suoi occhi, l’esecutivo ha un forte bisogno di essere rinnovato.

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TI-PRESS Una veduta dall’alto del paese

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