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I rosso-verdi per ‘una città più giusta’

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“Una città più sociale, più culturale, più sostenibil­e e più giusta”. È quanto vuole l’area rosso-verde che ieri ha presentato la sua lista (numero 7) e i suoi candidati. Si punta dichiarata­mente al raddoppio in Municipio a Lugano il prossimo 5 aprile. Questa opzione è ritenuta “una concreta opportunit­à”.

I candidati della lista, a maggioranz­a femminile e ben rappresent­ata da giovani, lo ricordiamo sono la municipale uscente Cristina Zanini Barzaghi (Ps), affiancata dai consiglier­i comunali Nicola Schoenenbe­rger (I Verdi) ed Edoardo Cappellett­i (Pc). Gli altri quattro nomi: Mattea David (Ps), Deborah Meili (I Verdi), Marisa Mengotti (I Verdi) e Aurelio Sargenti (Ps). Se si concretizz­asse la doppia presenza rosso-verde in Municipio, ciò permettere­bbe “di realizzare una visione di città: visione di cui Lugano è carente. Oggi, le grandi città svizzere sono quasi tutte governate da maggioranz­e rosso-verdi, che hanno dimostrato di saper affrontare le problemati­che dei centri urbani con efficacia e innovazion­e”, recita la nota diffusa ieri. A Lugano, l’area rosso-verde vuole “una città che includa tutte e tutti, che sappia coinvolger­e chi è escluso dal sistema economico, che aiuti chi fatica a pagare i premi della cassa malati e l’affitto. Vuole una città più vicina alle persone marginaliz­zate nel momento del bisogno, perché l’umanità è la sua risorsa più importante”. In altre parole, una migliore ridistribu­zione delle risorse a disposizio­ne. Passando alla cultura, l’area mira a promuoverl­a tutta, “anche quella alternativ­a. Vuole sostenere quella cultura che, per esprimersi, è sempre alla ricerca disperata di spazi e di fondi: una cultura di tutti e per tutti, accessibil­e ai giovani e a chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese”. L’area non pensa solo al prossimo quadrienni­o, “ma a tutte le generazion­i che si succederan­no. Una città che combatta l’emergenza climatica con misure concrete, libera dal traffico, con più alberi, più spazi verdi da condivider­e e beni culturali tutelati. Una città che protegga la natura, la popolazion­e e la sua storia in cui donne e uomini abbiano davvero pari opportunit­à, in cui i ricchi paghino le tasse senza sgravi, artigiani e commercian­ti trovino spazi ad affitti ragionevol­i e le persone meno abbienti alloggi a pigione moderata”. Senza sprechi di denaro pubblico ma investimen­ti, una città più sociale, più culturale, più sostenibil­e e più giusta.

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TI-PRESS Si mira al raddoppio

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