Aiuto alla scrittura, alla Filanda c’è lo scrivano
La scrittura, intesa come possibilità di porre pensieri in modo comprensibile per chiunque la conosca come lingua di riferimento, nell’era del digitale, sembra essere stata smarrita. Tanto che c’è bisogno di qualcuno che scriva per noi. E questo qualcuno c’è.
Lo ha scoperto Carla Colmegna, giornalista del quotidiano comasco ‘La Provincia’. Uno scrivano pubblico che alla Filanda di Mendrisio, due giovedì al mese, offre il servizio gratuitamente. È Antoine Casabianca che al quotidiano lariano dice: «L’idea mi è venuta dieci anni fa quando lavoravo per la sanità in Ticino. Lì ho visto tante persone in difficoltà nell’esprimere i propri problemi e le proprie lamentele, quando era richiesto di farlo in forma scritta, e mi ero detto che sarebbe stato bello offrire questo servizio. Poi, sapevo che gli scrivani erano esistiti in Africa e in Europa molti anni fa per la scrittura di un biglietto o di una lettera d’amore e mi sono dettò: appena andrò in pensione offrirò questo servizio». Un impegno preso con se stesso che però per sette anni è rimasto nel cassetto. Il motivo lo spiega così: «Una volta in pensione sono diventato presidente dell’associazione di difesa dei consumatori. Quando ho terminato questo incarico mi sono finalmente dedicato a scrivere per gli altri. Alla Filanda ho trovato un luogo che mi ha offerto un riparo per partire con questo servizio».
Questo dallo scorso mese di gennaio. Una partenza in silenzio, senza pubblicità. Un servizio (gratuito) conosciuto grazie soprattutto al passaparola che ha valicato i confini cantonali. «Da me arrivano persone con diverse esigenze, stranieri e non residenti, soprattutto, che magari hanno scritto una lettera ma non sanno se è corretta, o scrivono tutto sul telefonino, ma non hanno il pc e la stampante e quindi poi non sanno come trasformare quello che hanno scritto in un documento ufficiale». Un esempio? «Una persona comasca ha voluto che la aiutassi a sistemare in modo corretto una lettera che aveva già scritto, da inviare all’ospedale di Mendrisio per ringraziare il personale delle ottime cure ricevute dopo un infortunio sul lavoro in Ticino».