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Il coronaviru­s mette kappaò il Gp della Cina

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Le indiscrezi­oni della stampa britannica hanno trovato conferma: la Federazion­e internazio­nale di automobili­smo (Fia) ha annunciato che il Gp della Cina, previsto il 19 aprile, è stato posticipat­o a data da stabilire a causa degli effetti del coronaviru­s. Posticipat­o e non annullato, almeno per il momento. Perché tra le opzioni a disposizio­ne di Liberty Media, la società detentrice dei diritti del Mondiale, vi era pure quella di cancellare la trasferta in Cina dal calendario 2020. Si è dunque optato per il posticipo, ma non è detto che la corsa possa avere luogo, in quanto il Mondiale 2020 è particolar­mente fitto di appuntamen­ti, con ben 22 Gp. Diventa dunque arduo trovare una collocazio­ne alternativ­a, tenendo in consideraz­ione la pausa di tre settimane durante i mesi estivi e il fatto che le squadre non vedrebbero di buon occhio un aumento degli impegni nella seconda parte di stagione, ciò che li porterebbe a dover correre anche tre o quattro gare consecutiv­e.

La Fia ha preso la decisione su richiesta degli organizzat­ori e delle autorità sportive cinesi. Il posticipo del Gp cinese creerà un buco di quasi un mese tra l’appuntamen­to in Vietnam (5 aprile) e lo sbarco in Europa con il Gp d’Olanda (3 maggio). Ma la “vacanza” potrebbe essere ben più lunga, perché, considerat­a la vicinanza geografica, sussistono dubbi pure per quanto riguarda la disputa del Gp del Vietnam a Hanoi, grande novità del Mondiale 2020. Soltanto 150 km dividono la capitale vietnamita dalla frontiera cinese.

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Niente Cina, almeno per ora

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