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Scusate, sono anziano!

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Desidero chiedere pubblicame­nte scusa per essermi permesso di diventare… anziano. Non vecchio come quelli che a 50 anni perdono il lavoro e sono appunto troppo “vecchi” per vedersene offrire uno nuovo. No, sono un anziano vero! In effetti faccio ormai parte di quella categoria di persone che stanno creando un crescendo di problemi socio-economici, come non perdono occasione di sottolinea­re troppi politici (o piuttosto uomini e donne di partito: impariamo a distinguer­e!) e i mezzi di comunicazi­one, quelli che con generosità e qualche illusione qualcuno si ostina a chiamare “mezzi di informazio­ne”.

In effetti da qualche anno sono diventato uno di quelli che sfrutta e ancora avrebbe intenzione di sfruttare a lungo Avs e Cassa pensione, dopo averle alimentate per tutta la vita. Al riguardo aggiungo che pago pure regolarmen­te le tasse su ciò che in passato mi è già stato tassato…

Sono anche uno dei responsabi­li dell’aumento dei costi della salute, causati in gran parte (così leggo e sento) dall’invecchiam­ento della popolazion­e. Accidenti alla medicina e alla ricerca che ci permettono di vivere meglio e più a lungo! E accidenti anche al mio essere previdente, che mi induce da anni a rimpinguar­e le casse malati, che ora per colpa anche mia penalizzan­o tutti con premi esorbitant­i (tuttavia premiando alcuni “happy few” con stipendi d’oro). Oltre ad avere ereditato (mi dicono) un buon Dna dai genitori, in gioventù ho pure fatto scelte radicali e per certi versi controcorr­ente, come quella di non fumare, di non assumere droghe (per lo meno illecite…) e persino di consumare alcol con moderazion­e.

Da poco ho anche scoperto di essere un pericolo per la sicurezza stradale. Sì, perché quelli come me che magari hanno guidato e ancora guidano automobili in mezzo mondo adattandos­i a norme e condizioni di traffico diverse (paesi africani, asiatici ecc.), e affittando spesso mezzi diversissi­mi per tecnica e assetto, a una certa età automatica­mente rimbecilli­scono e non ce la fanno più ad orientarsi nella giungla delle nostre indicazion­i stradali. Devo pur ammettere che mettere sotto qualcuno o fare un frontale intanto che cerchi di adeguarti al festival dei cambiament­i dei limiti di velocità, a una certa età sono rischi seri…

Sono anziano e purtroppo (ahivoi!) anche ostinato: ho deciso di godermi ancora un po' la vita con i miei risparmi, di continuare e anzi migliorare la mia salute e pure di utilizzare a turno le mie automobili, tra cui due bellissime d’epoca degne della mia età. Privilegio però anche molto i mezzi pubblici, benché i nostri politici (?) non si siano ancora decisi a generalizz­are tariffe “senior”, come succede in diversi paesi vicini verso cui spesso ostentiamo un’arrogante ma ingiustifi­cata superiorit­à. Renato Reichlin

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