Guy Parmelin vuole colture più ‘verdi’
Tutela dell’ambiente, efficienza e valore aggiunto al centro della politica agricola dal 2022
Più tutela dell’ambiente, più efficienza e una valorizzazione maggiore dei prodotti. Sono gli obiettivi della politica agricola 2022-2025 (PA22+), il cui messaggio è stato trasmesso mercoledì dal Consiglio federale alle Camere. Per raggiungerli è previsto lo stanziamento di 13,774 miliardi di franchi, in linea con quanto investito nel quadriennio precedente.
Le condizioni quadro del settore devono essere regolarmente adeguate a causa dei cambiamenti climatici e dei progressi tecnologici e sociali, ha ricordato ieri ai media il ‘ministro’ dell’economia Guy Parmelin. «Sono gigantesche le sfide che attendono gli agricoltori», ha sottolineato, ricordando come debbano prestare attenzione alle richieste dei consumatori facendo attenzione all’ambiente. Proprio quest’ultimo è uno degli aspetti centrali del messaggio, segno che il cambiamento di sensibilità in atto nella popolazione si fa sentire a tutti i livelli. In alternativa all’iniziativa ‘acqua potabile pulita e cibo sano’, il progetto contiene una serie di misure che mirano a ridurre l’utilizzo di pesticidi e a contenere le perdite nell’ecosistema di fertilizzanti. Verrà, ad esempio, limitata la scelta dei prodotti fitosanitari autorizzati, e saranno introdotte esigenze più rigorose per diminuire le emissioni nei corsi d’acqua. Parmelin vuole inoltre che le aziende agricole riducano le perdite nell'ecosistema di azoto e di fosforo: del 10% entro il 2025 e del 20% entro il 2030. Parallelamente, ha aggiunto, il Consiglio federale è d'accordo con un’iniziativa parlamentare della commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati, che chiede di sancire nella legge gli obiettivi del Piano d’azione per i prodotti fitosanitari e di estenderli ai biocidi.
Per contrastare l’allarmante diminuzione della biodiversità, il governo intende legare l’ottenimento dei pagamenti diretti ai risultati ottenuti nella tutela dell’ambiente. Saranno poi sostenuti finanziariamente gli agricoltori che investono in tecnologie innovative con minore impatto ambientale. Aiuti sono previsti anche per chi investe nella salute e nel benessere degli animali da reddito e per chi intende acquistare edifici agricoli. Per migliorare la gestione delle aziende, i requisisti per poter beneficiare dei pagamenti diretti saranno però innalzati: per ottenerli, gli agricoltori dovranno possedere un certificato federale di capacità e seguire programmi di economia aziendale.
Per far fronte alle crescenti difficoltà legate ai cambiamenti climatici (periodi di siccità, gelate tardive, eccetera) il messaggio contiene anche una proposta che consente alla Confederazione di versare, per un periodo limitato a otto anni, contributi per ridurre i premi delle assicurazioni per il raccolto.
Tutti questi elementi dovrebbero aiutare i contadini a posizionarsi meglio sul mercato differenziandosi dalla concorrenza in base a criteri di qualità.