Ex case comunali: è rinascita
Licenziato il messaggio col credito (3,3 milioni) per rivalorizzare ventisette edifici pubblici
Gli stabili sono rinominati ‘Spin’: Spazi Insieme. Zanini Barzaghi: ‘Non è un modello calato dall’alto, ma vogliamo accompagnare le esigenze dei quartieri, con le loro diversità’.
Circa 3,3 milioni di franchi per nuova vita nella grande Lugano. Il Municipio ha licenziato ieri il messaggio per una serie di lavori per l’adeguamento e la conseguente valorizzazione delle ex case comunali e di altri edifici pubblici – ventisette in totale –, individuati come ‘Spin’: Spazi Insieme. Lo scopo è quello di creare, rispettivamente migliorare qualora siano già utilizzati in tal senso, luoghi che possano servire alla popolazione, alle associazioni, per creare opportunità d’incontro. «La parola d’ordine è condivisione – spiega la capodicastero Immobili Cristina Zanini Barzaghi –. Non vogliamo calare dall’alto un modello: ogni quartiere ha le sue peculiarità e le sue esigenze. Noi vogliamo accompagnare le necessità di ciascuno: dagli eventi culturali a quelli ricreativi».
Il progetto nasce nel 2017 ed è il frutto di un proficuo lavoro effettuato con le associazioni. «Era uno degli impegni che ci eravamo presi quando abbiamo stabilito le Linee di sviluppo per il 2018-28 – ricorda il sindaco Marco Borradori – e la nostra speranza è che il Consiglio comunale possa decidere già entro la legislatura corrente». In realtà, su diversi stabili i lavori sono iniziati già nel 2018. Dei ventisette edifici individuati, per la maggior parte saranno sufficienti interventi minori, perché di fatto sono diventati già degli ‘Spin’. È il caso ad esempio di Villa Saroli o dell’ex casa comunale di Cadro, che da settembre 2019 ospita l’Ideatorio dell’Usi. Si tratta di strutture già rodate, che ospitano quindi associazioni o eventi che riescono a coabitare pur con esigenze differenti.
A Gandria un luogo della memoria?
La gran parte del credito – 2,8 milioni su 3,3 – andrà invece per sette stabili che nei prossimi anni saranno trasformati in ‘Spin’: la torretta del Parco Florida a Loreto, l’ex scuola dell’infanzia di Castagnola, il circolo anziani di Pregassona e le ex case comunali di Pazzallo, Sonvico, Valcolla e Gandria. Per quest’ultima ad esempio è stato immaginato «un punto di raccolta della storia e della memoria del quartiere – chiarisce la municipale –, si è fatto avanti un gruppo di volontari ed è stata avviata una potenziale collaborazione con l’Archivio Audiovisivo di Capriasca e Val Colla. Ma non c’è ancora nulla di consolidato». La nuova vita degli stabili pubblici, dopo le aggregazioni degli ultimi vent’anni e la relativa soppressione di numerosi sportelli pubblici, sembra quindi dietro l’angolo. Inoltre, da ieri tutte le fatture del Servizio esazione saranno pagabili con l’online banking.