‘La disdetta? Una cinica porcata’
Non usa mezzi termini l’Mps nel presentare l’interpellanza al Consiglio di Stato su quello che considera un licenziamento collettivo a tutti gli effetti in spregio ai relativi obblighi legali. E il movimento parla di un annuncio che ha “logica ricattatoria” nel porre le dieci domande al governo. I tre deputati del movimento (Simona Arigoni, Angelica Lepori, Matteo Pronzini) citano gli articoli 335 e 336 del Codice delle obbligazioni (Co). Dapprima chiedono se corrisponde al vero che la decisione di licenziare tutto il personale Lasa sia stata presa dal Cda con decisione unanime da parte di tutti i rappresentanti dei partiti del governo e dell’esecutivo.
È un licenziamento collettivo
Poi, chiedono conferme: anzitutto vogliono sapere se i licenziamenti effettuati si configurano come un licenziamento collettivo ai sensi dell’articolo 335d del Co (almeno 10 licenziamenti in stabilimenti che occupano tra 20 e 100 dipendenti entro un termine di 30 giorni). L’interpellanza chiede pure se il datore di lavoro abbia seguito la procedura indicata dalla legge, ossia la consultazione della rappresentanza dei lavoratori per dare loro almeno la possibilità di formulare proposte per evitare o ridurre i licenziamenti nonché attenuarne le conseguenze, e informare l’ufficio cantonale del lavoro di questo previsto licenziamento collettivo.