Il Plr di Mendrisio spegne la fiaccola. ‘Puntiamo su idee e persone’
Il partito in Città ha scelto di cambiare il modo di fare politica e toglie le ‘etichette’
L’identità è salda: liberaliradicali sono e liberaliradicali rimangono. Sta di fatto che a Mendrisio la sezione del Plr ha deciso di fare a meno delle simbologie in questa campagna per le Comunali del 5 aprile. In altre parole, sulla cartellonistica scomparirà la fiaccola propria al partito cantonale. Sarà una sorta di Plr ‘no logo’, che accende la luce ma su candidati, squadra e idee. Sullo sfondo, però, sembra di sentire ancora gli echi della ‘ribellione’ momò dopo la mancata elezione di Giovanni Merlini alle Federali. È solo un’impressione? «Non si tratta di una scelta contro; è la nostra scelta – smorza il presidente sezionale Tiziano Calderari –. Siamo liberaliradicali, ma di Mendrisio. È giusto portare avanti le nostre idee e il nostro modo di fare politica che guarda, innanzitutto, ai temi e alle persone».
Una linea già adottata per l’elezione del sindaco due anni orsono, che aveva premiato il Plr e Samuele Cavadini. Quindi non cambia la visione, ma la modalità? «Troviamo – lo ribadisco – che questo sia il modo giusto di muoversi oggi sulla scena politica mendrisiense». Questa strategia comunicativa è una presa di distanza dai vertici cantonali? «Non lo è. Un conto è il partito cantonale, un conto sono le sezioni – precisa Calderari –. Certo – ammette –, non possiamo nascondere di non essere d’accordo su come sono state gestite le elezioni federali: ma è risaputo. Per le Comunali andiamo per la nostra strada, che riteniamo sia quella giusta per far crescere Mendrisio». In ogni caso si va modificando il linguaggio della politica. Lo si vede dallo slogan che avete scelto: ‘È Mendrisio, non soltanto in campagna elettorale’. «Si parte dall’ascolto dei cittadini, dalla comprensione delle necessità della popolazione. Che per chi gestisce la cosa pubblica significa anche vedere i problemi. Poi si definiscono le priorità, quindi le tematiche. E qui occorre avere le persone giuste. E noi riteniamo di averle».
La campagna in Città sembra destinata ad avere un sapore diverso. Essere il partito del sindaco, comunque, dà una maggiore responsabilità. «È chiaro. Il nostro obiettivo, non a caso, è quello di riconfermare il sindacato e il secondo seggio. Non ci facciamo altre illusioni. Resta il fatto che qui le persone sono importanti».
Il 5 aprile cosa riserverà? «Un Municipio molto diverso – due seggi sono vacanti, ndr –. Poi – fa notare il presidente – c’è l’incognita della lista civica e Sinistra e Verdi che si sono uniti. Si vedrà». Mendrisio è pronto a farsi sorprendere.