Gli otto fiori di Alice
Alice Rohrwacher, come annunciato, sarà l’ospite d’onore della prossima edizione di L’immagine e la parola, l’evento primaverile del Locarno Film Festival in programma il 28 e 29 marzo. Cuore della partecipazione della regista, il laboratorio aperto a giovani cineasti di tutto il mondo per la realizzazione di un cortometraggio ambientato in Ticino. I lavori realizzati andranno poi a comporre un unico film che sarà proiettato ad agosto durante il festival; i cortometraggi saranno inoltre trasmessi dalla Rsi.
Titolo del workshop della durata di nove giorni è ‘I fiori’: un’esplorazione del paesaggio agricolo della Svizzera italiana che diventerà location delle microstorie raccontate dai giovani cineasti. Come si legge nel comunicato stampa, le location saranno scelte con il sostegno della Ticino Film Commission e saranno realtà ticinesi che, a stretto contatto con la terra, sviluppano l’agricoltura, l’allevamento e la preservazione delle tradizioni con un’attenzione particolare al biologico e all’inclusione. Temi cari ad Alice Rohrwacher
che, con il suo sguardo sempre attento al rapporto dell’uomo con la natura e i suoi frutti, aiuterà i partecipanti a interpretare al meglio il tema del laboratorio.
Selezionati a livello internazionale tra una settantina di candidati, questi i nomi dei partecipanti al workshop, tra cui si annoverano due progetti provenienti dal Cisa: Shalini Adnani, Macià Florit Campins, Agnese Làposi, Zhenia Kazankina, Corey Hughes, Pom Bunsermvicha, Denise Fernandes e Thomas Tattarletti.